lunedì 21 marzo 2016

Il Centro Storico

Fino agli anni ’70 – ’80 il centro di Rimini era pulsante di vita. Vi erano botteghe di tutti i tipi, con grande frequentazione, un vero centro commerciale con un anima, nulla a che vedere con quelli asettici realizzati in seguito nelle periferie. Poi seguì la musealizzazione con la totale esclusione del traffico e perfino dei mezzi pubblici, e molte attività storiche chiusero nella totale indifferenza di tutti. Oggi assistiamo a locali sfitti, al degrado, ed a un avvicendamento costante di esercizi commerciali. E’ recente notizia dell’ennesimo grido d’allarme dei negozianti, che lamentano ancora una volta questa situazione, di fronte a quella che pare una strategia di dirottare il commercio verso i centri commerciali. L’esempio più eclatante lo ritroviamo nella Piazzetta Gregorio da Rimini, meglio nota delle Poveracce; divenuta di fatto inaccessibile di giorno sia per la copertura quasi totale di tavolini e sedie dei locali che vi si affacciano, sia per l’assenza di altre attività merceologiche; la sera per la massiccia presenza di avventori dei predetti locali, con inevitabili schiamazzi notturni ed altri episodi poco gradevoli accaduti in passato. Non se la passano meglio le vie e i luoghi circostanti. Di recente è stato completato uno stralcio del cosiddetto Anello delle Piazze; mi meraviglio che non sia stato chiamato Ring Squares. Le vecchie piazzette, o slarghi, della città, sono stati oggetto di ristrutturazione. Tranne alcune proprio di passaggio, le altre sono rimaste vuote senza una loro anima perché mancanti di quel qualcosa che possa farle quotidianamente fruire. Non vi è neppure un semplice strumento che possa raccontare qualcosa del luogo, del suo passato, della sua storia. I progetti fini a se stessi portano inevitabilmente poi a queste conclusioni, perché manca a monte una strategia preliminare per la loro finalizzazione. Lo scopo è solo quello di inaugurare e far vedere che si fanno delle cose, il resto non importa. Questa è la città che piace ai nostri amministratori, e questo è ciò che si è ridotta. Leggo in questi giorni che il MS rinuncia a candidare un Sindaco, che personaggi di centro-destra sono rimasti “folgorati sulla via di Damasco” con miracolose conversioni per l’operato di Gnassi, tanto da far presagire un altro mandato dell’attuale Amministrazione, quanto basta per dare il colpo di grazia definitivo alla città, a ai borghi già sotto preoccupante attenzione. Buona notte Rimini. 
S. De Vita