sabato 26 marzo 2016

SYN PD 3.0

Sinceramente mi aspettavo un'accoglienza diversa. SYN 3.0, il primo organismo di sintesi sviluppato dall'uomo, avrebbe dovuto ottenere maggiore attenzione dai media nazionali, anche se supini ai dogmi di Radio Maria. In effetti si tratta di un brutto colpo per le truppe creazioniste; i "focolarini" di stanza tra Rimini e Verucchio non devono averla presa bene. Peccato, SYN 3.0 ben si presta come metafora della compagine politica che amplifica la loro influenza sulla cittadinanza. Del resto cosa è il PD? Al pari di primo batterio sintetico, compie la sua attività basilare, sopravvivere, funzionando attraverso un limitatissimo numero di "geni" (qui la similitudine si allontana dal percorso: il DNA del batterio si compone di 473 geni; nel PD sia la quantità che la qualità dei "geni" risultano oggettivamente compromesse). Come nel DNA di SYN 3.0 di molti dei suoi "geni" non ne conosciamo l'utilità; sappiamo soltanto che se li eliminiamo dall'Apparato, l'organismo partitico smette di funzionare. Del gene Dart Meluzzer, seppur poco esposto, ne conosciamo la pregnante utilità. Su altre sezioni dei questa catena, la comunità scientifica nutre forti perplessità: a cosa servono il mancato giornalista di STOP, il golf teacher o lo straordinerio genio (Cit. CrozzacheimitaSacchi) Astolfi?! Probabilmente la loro attività segue quella principale dell'organismo di cui fanno parte. Il fine ultimo di SYN PD 3.0 è sopravvivere e duplicarsi su ogni poltrona che genera un flusso monetario, da poche decine a qualche migliaio di €. Il PD non è un partito che nasce dalla società, esso è un prodotto derivato come un alcaloide sintetico o un lubrificante minerale (a seconda degli usi). Serve per inglobare degli interessi che chiedono di essere sigillati e garantiti da ogni cambiamento che fisiologicamente interviene nella società civile. Non c'è bisogno di un trattato di chimica organica per comprendere che il PD, almeno quello riminese, non è altro che un crogiolo di interessi particolari se non già mutati in ambizioni (o salari) personali. Se non ne siete convinti, provate a leggervi le bacheche facebook dei "geni" PD. Sono più attenti a saltare a gomito alzato che colpire di testa, fosse anche sullo zigomo del loro compagno di banco. Non possiamo pretendere di più da questo prodotto artificiale. Noi cittadini non possiamo confidare in un Partito che ha come obiettivo restare "accada quel che accada" al governo della Città: semplicemente il DNA del Partito Democratico è speculare a se stesso, non è nato per migliorare la comunità di cui tutti facciamo parte.
Montalbano
P.S.: "L'evoluzione non bada né alla fame né alla sofferenza, ma solo a quante eliche di DNA riesce a replicare" (Da animali a Dèi; Yuval Noah Harari. 2011)