venerdì 1 febbraio 2013

Barzelletta

Dire che il sindaco di Rimini non sta facendo nulla per la città è una verità monca. Lasciamo perdere quei quattro naif che credono siano una cosa seria i disegnini del master plan: buon per loro, a noi per ragionare così serve almeno mezzo litro di buon vino. Per chi siede dietro ad un tecnigrafo democrat, i progetti del master plan hanno lo stesso effetto che l’Anello ha su Gollum e quindi seguono il sindaco nel suo delirio. Per rispetto all’intelligenza amministrativa non annoveriamo tra le cose fatte le tante feste e festicciole colorate, organizzate dall’art director con ufficio a Palazzo Garampi. Ma se pensiamo per un momento a quello che non si sta facendo, oltre all’immobilismo, vanno considerati anche i danni prodotti. Solo due esempi per far capire la gravità del problema: edilizia e multiutility. 1) Edilizia: l’economia locale potrebbe prendere una boccata d’ossigeno se si approvassero gli strumenti urbanistici in grado di mettere mano, tra l’altro, al centro storico. Altro che la patacata dell’IMU ai negozi sfitti. Si potrebbe procedere alle ristrutturazioni di numerosi edifici senza ulteriore consumo di territorio, si potrebbero sistemare e frazionare vecchi appartamenti così da ridurre il canone di affitto assieme alla metratura. Non fare questo non solo lascia tutto in una palese obsolescenza, ma fa perdere terreno sia alla competitività economico/urbanistica del centro storico, sia a quel settore edilizio che non ha materiale su cui lavorare. 2) Multiutility: HERA è un carrozzone? Ha tariffe troppo alte? Stipendi da favola? Questo è quello che dicono Gnassi e Vitali ma sta di fatto che è la seconda multi utility italiana ed il Comune di Rimini ne è socio. Certe battaglie, ancorchè giuste, si fanno in Assemblea dei Soci, non sui giornali. Sparare pubblicamente sulla società di cui si è soci non solo è demagogico, ma improduttivo. Amplia il divario che c’è tra gli amministratori locali ed vertici di HERA, che faranno crescere altri territori a discapito di quello riminese. Basta guardare, su internet, l’organigramma della società. Qual è il peso di Rimini e dei riminesi? Nessuno. Così gli altri territori crescono con investimenti e manager e noi no. L’incapacità di tenere rapporti amministrativi e politici è frutto del populismo che impregna le uscite pubbliche dei due Gemelli. Cercano il consenso della piazza per rimanere a galla, ma non sanno amministrare. Gli esempi potrebbero continuare per pagine e pagine.....purtroppo! Altri tre anni di Gnassi che gioca a fare il Tonino Guerra dell’urbanistica non solo affosseranno la città, ma anche il PD, cosicchè nemmeno l’inesistenza del PDL potrà essere la solita ancora di salvezza. E la cosa più tragica è che i danni veri non sono quelli che vediamo oggi, ma emergeranno in tutta la loro drammaticità tra qualche anno. Caro Melucci, tu come mandante e Gobbi come esecutore, di questa disastrosa scelta, avete ridotto Rimini alla barzelletta della regione.