domenica 31 marzo 2013

Asili pronto

Amiamo Rimini perché è il posto dove siamo nati e dove viviamo, dove lavoriamo, intratteniamo relazioni, passeggiamo ed abbiamo la fortuna di poter respirare l’aria del mare. Ci piacerebbe, pertanto, vantarci con gli amici che abitano in altre città, di avere un’amministrazione efficiente, gioire di un successo concreto del nostro sindaco, aprire il giornale e leggere qualcosa di più di uno slogan o del ritornello di Friburgo. Questa è stata la promessa prima del voto, la speranza subito dopo e la certezza, a due anni di distanza, che questa amministrazione è un disastro. Non un dato concreto positivo, non un servizio migliorato per i cittadini, non una rotta verso la quale veleggiare. Anche la stucchevole propaganda della stampa locale sembra ubriacata dalle innumerevoli feste sindacali; ogni tanto, però, si deve arrendere alla realtà dei fatti e scrivere di come stanno le cose. Il sito Amorevole ancora non ci è arrivato, ma si sa, i tempi della Chiesa sono sempre un po’ più lenti e un po’ più lunghi, come i tanti decenni del diritto di superficie del vecchio seminario. Tutto viene (non) amministrato in funzione dell’immagine del sindaco, ma per fortuna (o purtroppo) i nodi stanno arrivando al pettine. Il vertiginoso calo nella graduatoria dei consensi si accompagna con un dato concreto negativo: mille bambini non hanno un posto negli asili di Rimini. Feste, ruote e paesi dei balocchi hanno drenato importanti risorse sottratte alla programmazione dei servizi cittadini e, dopo due anni di baldoria, questi sono i risultati. Le giovani famiglie si stanno rendendo conto che non è poi così bello fare una nottata di festa in bici sul lungomare, lasciando il bimbo ai nonni, e poi, l’indomani, non avere la possibilità di iscriverlo all’asilo perché non ci sono gli asili. Così come Bersani non si vuol arrendere all’evidenza che la sua stagione è fallita e conclusa, così tutti i suoi seguaci, vecchi e giovani, non si vogliono rendere conto che anche per loro è arrivato il momento di farsi da parte. Questa giunta di inadeguati è tenuta in vita più dall’assenza dell’opposizione che da una maggioranza inconsapevole. Come succede per il Paese, è solo la pattuglia dei grillini che può smascherare il bluff e cacciare i venditori di fumo dal tempio dell’amministrazione pubblica. Non è sete di vendetta, è bisogno di normalità, anche bisogno di asili.