martedì 19 marzo 2013

Mattoni all'Opera

La soap opera dei mattoni è diventata il beautiful dell'art director. I consiglieri comunali di maggioranza precaria, autori delle 88 varianti di regime, sono gli stessi pentiti, a Grillo Vincente, pronti a cancellare ogni diritto acquisito per coloro che non hanno tratto alcun beneficio dalla lotteria dei comparti. Nel passato recente a chi aveva dieci veniva irrorato cento, con criteri tanto discutibili quanto inesplorati dai controllori. Oggi vogliono cancellare le prerogative dei poveri sfigati possessori di aree rimaste prigioniere nei comparti non selezionati con le varianti. Volete fare i puri fino in fondo? Perchè non cancellate tutto quello che è stato concesso, 88 volte, attraverso uno strumento discutibile nella sua eccezionalità, diventata ordinaria? Facciamo un esempio così i tanti sudisti di casa democrat capiscono: il Banco Alimentare, lo ricordate? Cancelliamolo, almeno il ritorno alla verginità urbanistica è credibile. Avete ascoltato l'avvocato sindacale, quello che deraglia i trenini di campagna che danno fastidio, mentre gli altri arrivano salvi alla stazione edilizia? Vi ha dato il via libera ad un'operazione pericolosa, fatta in termini selettivi? Perfino la Segretaria Chiodarelli, scelta da Melucci, ammonisce i pentiti dei Mattoni. Tutti quelli e sono tanti che hanno avuto molto di più di quanto loro spettasse con il Prg del 95 (sic) ringraziano, gli altri, ricorrono e sono guai. Non diciamo più niente del delegato arrivato quarto nel concorso per due posti, non riusciamo a capire una ragione valida per la sua permanenza. Il sindaco non lo considera, passa sopra ad ogni sua decisione, due atteggiamenti antitetici e sbagliati. Un modo di programmare alla riminese, capitale morale dell'urbanistica variata. Scelte sbagliate non possono essere emendate con altri errori. Il Piano Strutturale che avete adottato fa schifo, lo avete capito perfino voi. Gettatelo, senza riempirlo delle figurine del Forum Ermeti, abbandonate scranni e poltrone, un bus della Start verrà a prendervi in Piazza Cavour, una dimissione di massa augurabile, destinazione A Casa. Avete concesso talmente tanto che le grandi opere del sacco del lungomare, Murri e Niovarese sono immobili nelle loro illegali situazioni. Tempi e modalità delle convenzioni stridono clamorosamente con l'immobilismo delle proprietà. Non regge la scusa della crisi. Occorre intervenire per accertare le responsabilità. Rimini sembra davvero Zona Franca. Quanti protagonisti del Disastro della Città sono diventati assessori, consiglieri, senatori, deputati, presidenti, uno perfino Sindaco, senza accorgersi di cosa succedeva. Voleva fare una Delibera per rigettare diritti ad edificare, sanciti nel suo strumento urbanistico, non si può continuare ad affidare le sorti di un territorio in mani così improvvide. A Roma hanno pescato gli alleati adatti, non durano molto, tocca ai cittadini infliggere il colpo finale. La Petitti ed Arlotti hanno trovato un albergo a due stelle per riposarsi dalle fatiche, lo stipendio ne ha qualcuna in più, senza visibili rossori.