sabato 16 marzo 2013

Forum Novafeltria

L’Assessore Regionale al Turismo da noi interpellato sulle Unioni di Prodotto ha risposto in maniera lapidaria che non ha alcuna intenzione di istituirne una quinta, a quanto pare preferisce la moltiplicazione dei consorzi e dei Club di Prodotto soluzione che a noi sembra piuttosto limitata e non corrispondente alle esigenze del territorio. Sono le Unioni di Prodotto che intercettano buona parte delle risorse sul turismo e per la Valmarecchia, non averne una propria (con cda ovviamente a costo zero) significherà appartenere ed affiliarsi ad una di quelle già esistenti e precisamente a quella con sede a Reggio Emilia. Il perno attorno al quale ruotava il forum sul turismo tenutosi giovedì a Novafeltria è la promo commercializzazione della Valmarecchia e chi dovrà svolgere il ruolo di regia che coordinerà il tutto non è un dettaglio da poco. Per rendere l’idea ricordiamo come Fabio Galli Assessore Provinciale al turismo il giorno stesso a mezzo stampa giustamente “bacchettava” l’ Apt per la recente uscita promozionale sulla rivista Bell’Italia nella quale il nostro territorio veniva raccontato in maniera piuttosto lacunosa e ancorata a vecchi stereotipi, un territorio che non corrisponde alla nostra offerta, probabilmente non si sarebbe verificata una cosa simile se a curarla ci avessero pensato in loco. Sorprendente che si voglia minimizzare asserendo che invece non c’è nulla di male nel promuovere un territorio in maniera stereotipata, ma allora c’è da chiedersi se va bene stereotipare o replicare vecchi slogan e cliqué degli anni ‘80 ’90 che senso ha incontrarci per parlare del futuro del turismo. Il forum stesso è stato a nostro avviso un completo fallimento, se doveva essere un punto d’incontro tra il pubblico e il privato occorreva anche spiegare agli operatori quali siano i mezzi attraverso i quali fare sistema, cosa sono i Club di Prodotto o i Consorzi e come operano, non si può chiedere agli operatori cosa vogliono fare, se sono disposti a mettere i soldi quando nessuno ha spiegato loro il dove, il come e il quando e su che cosa devono investire? Si chiede di proporre progetti quando si svela che comunque in Regione ve ne siano diversi che giacciono dormienti, la cosa più assurda è che sia arrivata dal pubblico la spiegazione su cosa fossero i Club di Prodotto e il co finanziamento dei progetti in un eccellente intervento di Elena Vannoni. Dovremo interrogarci su quale sia il prodotto da offrire! Abbiamo un patrimonio che si compone di siti di interesse storico e musei che i turisti trovano spesso chiusi, in alta valle abbiamo 1.060 posti letto in 320 km quadrati suddivisi in sette comuni che se in loco arrivassero grandi comitive fossero anche solo di 500 persone dovremmo ospitarle a cominciare da Casteldelci sino a San Leo senza un ben che minimo servizio a loro disposizione. Di che turismo stiamo parlando quando mancano strutture ricettive qualificate e servizi? Ci rendiamo conto che non siamo in grado nemmeno di dare l' adsl free. Fortunatamente si riconosce la necessita' di modificare la legge reg.le 7/98 capace di produrre organismi per mantenere i quali si consumano le risorse lasciando agli imprenditori solo bricciole. Serve un sistema turistico regionale strutturato in maniera più snella in cui ognuno abbia compiti precisi e obbiettivi condivisi, le stesse Pro Loco potrebbero avere ambito locale più ampio ragionando più per aree che per singole realtà. Non potevamo aspettarci nulla di più da un forum al quale hanno lavorato dei comuni che chiedono ai privati di fare sistema quando loro stessi non sono stati in grado di farlo (in bassa Valmarecchia non sono nemmeno riusciti a gestire il turismo attraverso l’unione a 4), un incontro infruttuoso, non diverso da quello dell’anno scorso e di quello di alcuni anni addietro anni nei quali si ripetono le stesse cose ma di fatti se ne sono visti ben pochi.
 Sandro Polidori Loris Dall’Acqua Christian Carrieri