sabato 16 marzo 2013

I Costi della Politica

Nei salotti televisivi la parte dell'intelligente viene consegnata a quello che afferma che il costo della politica è una inezia, rispetto a tante partite economiche. Una vera falsità di regime, che vuole far apparire il tema, nella migliore dell'ipotesi come giustizialista e populista. La cosa che fa incazzare è che mai nessuno sottolinei che è da questa impostazione che si crea il danno. Quando i cittadini onorevoli visiteranno i ministeri, scopriranno centinaia di persone con compiti marginali che percepiscono stipendi faraonici e benefit assortiti. A loro viene riservata una prebenda più che onorevole, ma nettamente inferiore a quelle scandalose delle Petitti ed Arlotti che però vogliono collaborare. Dovranno fare una vita morigerata, dividersi appartamenti, cucinare da soli, la parlamentare con la bimba è stato il migliore spot per il futuro. La riduzione dei costi della politica passa da queste considerazioni, rese drammatiche dallo stato di crisi conclamata. Il Corriere della Sera, collocato fortemente nella corrente renziana-montiana pubblica un Dossier che molti non fanno fatica ad addossare a Matteo, nel quale compare come l'Apparato del Pidi sia esattamente quello del Pci con l'aggiunta della famelica corrente democristiana. Le ragioni di Bersani per non cancellare il finanziamento pubblico sono evidenti a chi conosce l'articolazione di quel partito dalla periferia a Roma. Non possono farne a meno e non bastano..ed allora arriviamo ai punti veri. Sono come gli altri, lo ribadiamo anche peggio, facendo finta di essere i più candidi, consegnando continue lezioni di comportamento. Con loro non è possibile alcun dialogo, se vogliono concedano pure voti ai candidati del MoVimento per esprimere figure degne, senza pietire nessun ringraziamento, lo facciamo noi a loro. Per fortuna sembra abbia trovato degni compari nei  leghisti, tanto famigerati