I turbamenti del PD ed il magnifico senso unico alternato ovvero TRC
Riepiloghiamo per sommi capi i fatti.
Prima delle elezioni comunali e dell'insediamento il futuro sindaco Pironi ammette
che l'opera è vecchia e va ripensata.
Poi viene eletto e cambia idea, spende 20mila euro in saggi per giustificare il NO
in consiglio comunale al referendum richiesto da 4mila cittadini Riccionesi.
Arriva la recente batosta elettorale subita ad opera del Movimento 5 Stelle e ricambia
idea, il senso unico alternato chiamato TRC non è più opera strategica e bisogna uscirne.
In tutto questo si inserisce non si sa bene a quale titolo, se ambasciatore del governatore
Errani o difensore dei consiglieri in cui lui era vice-sindaco il dott. Melucci in qualità
di assessore regionale al Turismo, non tanto in difesa dell'opera quanto della sua
ineludibilità allo stato attuale delle cose.
Il TRC non è mai cambiato, era e resta un senso unico alternato con una pianificazione
economica che definire imprecisa è un eufemismo.
Ora in psichiatria un comportamento del genere ha un nome preciso, in politica pensiamo
ne abbia un'altro: incapacità a governare.
Ogni giorno che passa senza dimissioni è un giorno perso e sono soldi in più in carico ai cittadini.
Movimento 5 Stelle - Riccione