lunedì 11 marzo 2013

Dopo Monti

Lo scenario è già scritto. Gran parte delle truppe piddine confluiranno nell'alveo grillino, il più congeniale, dopo un periodo di depurazione. L'altra composta dalla quota margheritina, poca roba, e dal nuovo emerso dalle primarie, con un esercito di pidiellini in consunzione giudiziaria, sarà il nocciolo duro della formazione Dopo Monti. Dimenticavamo, anche se l'avevate capito, il leader sarà Renzi Matteo da Firenze sponsorizzato da Della Valle mocassini viola e da Monty che ci ha regalato un treno che non si può fermare alla Stazione di Rimini ma solo in quella della Fiera. Renzi sa bene che non sarà mai a capo del Pidi che ha sbeffeggiato. L'elezione dei presidenti delle due camere sarà indicativa della soluzione congegnata. Grillo fa bene a fare parlare meno tutti, anche a Rimini, solo in caso di pericolo i due capigruppo e per soli quindici secondi. Avete visto l'articolo del nuovo numero dell'Espresso, sull'...autista di Beppe? Leggetelo, senza comperarlo, e poi traete le conclusioni, la ricreazione giornalistica è finita, senza le immonde televisioni nostrane ha stravinto. La proposta di tenerne una sola e vendere le altre due gode di un enorme sostegno come la richiesta di cancellare il finanziamento alla carta(?) stampata. Questi sono i primi punti per un'eventuale, non ci sarà mai, accordo con il Pidi. Gli otto punti di Pigi sono un volgare scopiazzamento, da comunista pentito, dell'Agenda. Il massimo consentito da D'Alema per provare, in attesa che fallisca e sia costretto a ritornare alla congiuntivite del Cavaliere e Monti. Dopo gli appelli falliti degli intellettuali arriveranno i magistrati per un governo con il concorso esterno di Grillo. Gli occhi precettati dalla visita fiscale permettono a B di vedere bene la prigione, al termine di una corsa contro il tempo che sembra francamente inusuale. La pantomima di Bersani mostra il vero volto del partito, non è quello dei milioni (?) di compagni che credono ancora a Repubblica. Sarebbero da visitare fiscalmente. La campagna giornalistica che ha diviso per anni il mondo italiano tra onesti democrat ed i ladri dall'altra parte, è crollata. Le mura senesi e quelle...di Sesto dimostreranno che il MoVimento ha ragione a non prestarsi a questa burla governativa. Avevano provato ad azionare anche il clacson dello spread, oggi usano Fitch, come se il BBB+ fosse una grande rivelazione. Il Cancelliere aveva previsto il default per il 2013, ha sbagliato di qualche mese. L'ispezione al Mps di BanKitalia non sembra come quella della Carim. Monti Mario non ha invitato Renzi Matteo di sua iniziativa a palazzo Chigi, non regge la frottola che avrebbero parlato della Fiorentina. L'incontro è stato organizzato da Tod'S, Monty, Riccardi e qualche grembiulino che abbiamo dimenticato. Lo chiederemo all'amico Giovanni. Concludiamo con un pensierino su Rimini, breve, siamo messi peggio degli altri. Abbiamo una intervista con Melucci on the road che è una bomba.
P.S. 
Noi abbiamo sempre detto di peggio.