domenica 17 marzo 2013

Padrone del Mondo

Il destino del nostro debito pubblico è nelle mani di 20 banche. Diciassette sono quelle straniere che decidono le aste dei nostri titoli. Ci sono tutte quelle che hanno causato il più grande default della nostra storia: Goldman, Jp Morgan, Morgan Stanley e..Deutsche, Nomura in Mps. Un potere enorme, che all'interno dello stato italiano viene esercitato da 20 banche, la vera ragione per l'invenzione di un personaggio come Monti, eletto al soglio di senatore a vita da Napolitano. Noi dipendiamo da loro, dalle loro mosse, per rasserenarle hanno inventato un Decreto SalvaItalia e Palas, uccidendo pensionati e famiglie ma salvando la Casta. Le italiane sono Banca Imi (del gruppo Intesa Sanpaolo), Unicredit ed Mps, divise politicamente e scandalisticamente. Secondo il nostro Ministero del Tesoro (?) la migliore è Barclays, la banca inglese che spicca tra le più coinvolte nello scandalo Libor. Si tratta di uno degli scandali finanziari più gravi scoppiati negli ultimi anni: una nutrita pattuglia di banche sono accusate di aver manipolato i tassi Libor ed Euribor, ovvero gli indici di riferimento dei mercati interbancari sulla base dei quali si calcolano gli interessi sui mutui erogati alle imprese e ai cittadini comuni mortali. Operazioni, di gravità inaudita, visto che attraverso di esse gli istituti di credito hanno potuto lucrare proprio sugli interessi praticati ai clienti. La Barclays, in particolare, è stata costretta a pagare l'equivalente di 440 milioni di dollari per uscire fuori dal ginepraio dove si era infilata. Insomma, il Tesoro italiano, guidato da Vittorio Grilli, ha consegnato la medaglia d'oro per la gestione del nostro debito a una banca che negli anni scorsi si è divertita a manipolare i tassi interbancari. Prendiamo il caso dei giapponesi di Nomura. Su di loro, tanto per dirne una, pende il sospetto di aver ristrutturato con Monte dei Paschi il derivato "Alexandria" che avrebbe permesso alla banca senese di occultare perdite per circa 220 milioni di euro. Stesso sospetto su Deutsche Bank, che attraverso l'operazione "Santorini" avrebbe aiutato Mps a mitigare una perdita di 367 milioni di euro. Bergoglio ha oscurato le notizie da Siena