sabato 30 marzo 2013

Urbanistica da Sindaco

L'informazione di regime è sempre attenta a fare le pulci ai consiglieri del Movimento 5 stelle, con l'intento di dimostrare la loro impreparazione, rispetto alla forte coerenza di Agosta. Dipingendo un Sindaco, con vistose carenze amministrative, come l'eroe della calce. Lasciando da parte la stretta continuità politica con il passato dal quale, da modesto giocatore, si vuole smarcare, va ricordato che la prima uscita di Gnassi, poco più di un mese fa, a proposito della richiesta di commissariamento per cessare l'immobilismo decisionale dell'Amministrazione, recitava che il sindaco poteva disporre, a piacimento, di qualsiasi provvedimento in materia. Uno dei guasti del suo viaggio in Cina. Nella seconda uscita, dopo che Funelli gli aveva spiegato la diversità con l'impero cinese, accomoda la cosa, con una democratica delibera di consiglio che gli consegna i poteri urbanistici. Ai miei tempi, un sindaco come questo a fatica faceva il segretario della Gaiofana, senza offesa per Gobbi. Spero che l'avvocato di fiducia gli abbia spiegato che l'urbanistica anche alle latitudini riminesi è una cosa leggermente più seria di una saraghina. Il Master Plan è una raccolta di figurine panini piene di bambi, cerbiatti, anelli verdi e..Trc. Seguendo la naturale evoluzione umana, Gnassi ha capito che con i manifesti di Ermeti non andava da nessuna parte. Ha scoperto un Piano Strutturale che nella sua inutilità, giaceva inanime nei cassetti di Biagini, il coautore del disastro concettuale. Parlando con il fido Fattori ha scoperto che non si può fare nessuna variante, eccellenza di casa, sullo strumento ancora in itinere. Non gli rimaneva che il vecchio arnese del Prg Chicchi 99, da lui votato in gioventù. Un bignami frettoloso come questo non poteva essere tentato da un giornale a caso, escludendo il Corriere del Pd per evidente conflitto d'interesse? Vi spieghiamo la situazione. Abbiamo un Piano Strutturale adottato al termine della passata legislatura, dopo avere approvato qualche decina di PP, con lunghe sedute, prima che venissero messi in salvaguardia. La giustizia amministrativa non potrà che riconoscere i diritti acquisiti e sanciti dall'unico strumento esistente, senza contare le richieste milionarie per i danni causati. Quella penale..?? Il Movimento 5 Stelle nel suo programma, inserisce considerazioni sull'uso del territorio che sono in linea con una corretta cessazione delle urbanizzazioni indiscriminate. Non ci sono solo le case, lo scandalo maggiore sono i capannoni costruiti sulle spinte associative ed oggi abbandonati o con i cartelli affittasi penzoloni ai muri. Se voleva una partecipazione politica, doveva partire dall'unico strumento possibile, emendandolo o cancellandolo assieme al delegato, inserire le proposte lanciate dalle figurine strategiche, farle diventare urbanistiche ed iniziare un cammino partecipato. Avendo cura di non cancellare le aspettative del vecchio Prg, comprese le maledette 88 varianti di regime. Uno è riuscito a camminare sull'acqua, sulle macerie sono buoni tutti i democrat.