giovedì 28 marzo 2013

Una Camera di...Commercio

Maggioli più che promettere, avrebbe dovuto usare, in compagnia del Magnifico compilatore di Bilanci, la sana pratica delle dimissioni per tempo scaduto. La durata, trentennale, del loro mandato, cozza contro le più elementari regole della sopportabile politica. Il successo del MoVimento ha reso statutarie alcune novità che venivano promesse da un ventennio. Sulla durata dei mandati non esiste forza che non sia berlusconiana o piddina che voglia transigere, non è un particolare irrilevante rispetto ai problemi che assalgono i cittadini italiani. Sono tutti intenti a svilaneggiare i neofiti parlamentari muniti di stelline, nessuno si preoccupa di rilevare che costringere Tinto Bersani ad una diretta è un fatto clamoroso. La politica diventa sempre più trasparente, mostrando perfino i pregi che ancora esistono. La sana ingenuità comportamentale dei capigruppo M5S contro la Scuola delle Frattocchie. E' stato uno spettacolo per cuori forti, i giovani turchi riminesi che insultano i consiglieri del MoVimento, colpevoli di omissione di soccorso a Gnassi nella sua campagna contro Melucci, dovrebbero, con notevoli sforzi, iniziare a riflettere sul disastro combinato alla Città dalla inadeguatezza del loro Sindaco. Qualcuno lo sta facendo, in ritardo con la storia ed il pil locale. Ci sarebbe un doveroso Piano Particolareggiato da proporre, dedicato al Centro Storico. Primo funerale di massa non ancora celebrato ufficialmente, le esequie si potrebbero celebrare al seminario se non avessero fatto finta di venderlo. Diretta streaming su Icaro Tv. Il dopo Maggioli si chiamerebbe BugliCna. Nessun problema seguendo vecchi schemi, una finta alternanza per non turbare gli equilibri, come far succedere i Pasquinelli ai Chicchi e viceversa. Non entriamo nel merito dell'indicazione, conosciamo e stimiamo Bugli. Rimane un complice attivo della situazione politica, amministrativa e sindacale. Troppe le discutibili imprese condivise, dalla partecipazione ad Areadria, alle megalomanie della Fiera e Palas, alla Carim, perfino i silenzi sul Trc e la spinta per i Grattacieli Firmati, fino ad arrivare alla accettazione, subendo l'elezione di un Sindaco alla Gnassi. Il grande problema per i quattro gazzettini uguali è se le piste del Fellini donano ai creditori il 15 od il 20% del dovuto. Nessun foglio definibile giornale si degna di bollare questo come lo scandalo locale più grande del dopoguerra. Non ricordiamo una situazione simile, una società quasi interamente pubblica con all'interno le istituzioni locali e sindacali non ha il coraggio e l'onestà di pagare i debiti contratti con i privati, rifugiandosi dietro pratiche fallimentari. Ci siamo stancati di rilevare che in altre località perfino del profondo e misterioso sud, queste azioni assieme a tante altre varianti dal percorso dubbio, non sarebbero passate sotto silenzio. Siamo per la vittoria elettorale senza aiuti, le due strade dovrebbero essere distinte. Mentre quella politica si sta avverando, la dea bendata mostra una cadenza più lenta, il carico di lavoro a Rimini è notevole, ma non saltano solo i bancomat.