martedì 12 marzo 2013

Il Caso Pironi

Come sanno tutti, la scelta di PIRONI è avvenuta in termini violenti, contro GalliCna sostenuto dalla nomenclatura del P.D. Una ferita mai rimarginata che la casta politica riccionese intendeva pareggiare contando sullo scontato successo alle ultime elezioni politiche. La sconfitta per loro è diventata doppia, aperto il dibattito, si è creato un solco con i cittadini della Perla, terminato con la solenne bocciatura del Sindaco. In pochi mesi è diventato il Gnassi di Viale Ceccarini, assieme a quella porzione di vecchio che si voleva riciclare. Un quadro politico che non deve portare a facili trionfalismi il MoVimento 5 Stelle, scontato vincitore alla prossima tornata. Deve iniziare a rafforzare uomini ed idee, Riccione pur con difetti di natura amministrativa, pavidità, incertezze non è paragonabile al Disastro Rimini. La Città vive ancora, ha bisogno di un cambio di marcia con uomini non dipendenti da Melucci. Occorre riconoscere che i cittadini riccionesi, anche le categorie più cortilizie, si sono dimostrati attenti alla gestione delle risorse pubbliche. I temi che hanno spinto alla vittoria del MoVimento sono tre: Trc, Tassa Rinaldis e Palas. Guardando attentamente tutti rivendicano una totale rottura con la città capoluogo, rea di essere un riferimento per scelte scellerate. Il lavoro del Movimento deve partire dalle quattro mila firme raccolte contro il Metro Fabi, muovendo una guerra totale su questa opera che parte da Rimini. La nostra proposta, più volte evidenziata, è che si inizi a spulciare il Bilancio dell'Agenzia della Mobilità, stazione appaltante con presidente muto. Attraverso un raffronto con il bilancio del comune, siamo convinti che appariranno dei misteri contabili tra la vaghezza delle previsioni iniziali e quello che costerà. Sulla Tassa di Soggiorno occorre aprire un dialogo con le categorie, specie quelle che hanno dimostrato forte contrarierà alla presidenza della discepola di Ermeti, come i Piccoli Alberghi. Sul Palas poco da dire, molto da riempire. Errori clamorosi di programmazione compiuti ancora una volta da Rimini e che forse i riccionesi pagano. Piangere sul Palas al Marano non serve, ma mandare a casa quelli che ne hanno voluti Due senza avere i soldi per pagarne uno piccolo, sarebbe il primo vero atto di contrizione e vendetta. Quando le due realtà avranno sindaci scelti dai cittadini ed al loro servizio, dovranno iniziare a collaborare per realizzare quel Sistema Turistico che Errani ci ha sbandierato per quindici anni, come drappi per tori cornuti e mazziati.