giovedì 21 marzo 2013

Emma della Concordia

Un segnale di discontinuità e cambiamento, questo per i democrat ha rappresentato l'elezione di Laura Boldrini e di... Pietro Grasso alle presidenza delle Camere, due importanti personalità che arrivano dalla società civile con due storie alle spalle, una bellissima, l'altra..Un cammino dettato dal successo del MoVimento, una mossa riuscita, profittando della sana ingenuità di una pattuglia isolana impaurita (?) dalle ripercussioni locali. La prossima mossa non può comprendere il contropiede, le difese immunitarie si stanno alzando, Grillo ha mandato due controllori dei biglietti depositati nelle urne. Ci doveva pensare, 163 teste leggermente pensanti, sono una piacevole mandria, i problemi nascono quando non alzano il dito per parlare. In via del Nazareno gira voce rimbalzata ai tavoli del Bounty, che per l'elezione del Capo dello Stato non verrà indicato ne Prodi, tanto meno D'Alema con il rischio di vanificare i risultati ottenuti. La Emma della Concordia sale nelle preferenze, dopo decenni di presidenti anche catalogabili tra la sinistra, Pertini sicuramente, la Bonino riveste un ruolo decisamente sopportabile dai due schieramenti. Forte amicizia con Monti, buon rapporto con Berlusconi, non è la candidata della democristianeria democrat, il suo laicismo in tempi francescani sarà ingoiato dalle Bindi che non contano un ca..Rimane Beppe. Lungi da me concedere consigli a chi non ne ha bisogno, anche se la mia capigliatura senile non ha niente da invidiare a quella casaleggiante. Io la voterei, per mille oneste ragioni, una in particolare: non ha mai barato.