"Fuggire è il mio destino, perchè non ho i documenti... la tua Vita è
Proibita, mi dicono le Autorità": un grave fatto ha funestato questo
Capodanno un immigrato è morto annegato inseguito dai gendarmi per un
semplice controllo. Che un immigrato africano muoia in mare non è
nemmeno più notiza tanto l'evento è frequente sebbene ogni volta ci
stracciamo le vesti quando accade a Lampedusa. Morire nell'invernale
mare di Rimini per sfuggire a un routinario controllo di polizia è
invece un evento raro ma nessuno se ne fotte in quanto il tunisino
sbandato è l'ultimo grado della scala sociale e direi "umana", specie
a Rimini. La persona deceduta, irregolare in Italia, pare con
precedent, pare alle 4 del pomeriggio era vivo e vegeto sul
Lungomare. 2 ore dopo è stato ripescato cadavere, tipica morte da
clandestino. La Procura si suppone avrà già aperto una inchiesta
datosi che aver precedenti non è reato, il reato di clandestinità come
ben noto è molto discusso ed infine gli immigrati ma anche i rei o i
presunti non sono "cose" che ne puoi fare quello che vuoi: la materia
inanimata non annega, l'Uomo sì. Quindi spero si faccia chiarezza
sulla esatta dinamica della morte di questo giovane che forse a Rimini
cercava la vita e ha trovato la morte. Buttarsi in acqua coi vestiti
all'imbrunire a dicembre è rischiare la morte, spingere qualcuno a
farlo cosa sia ditelo voi, stante che comunque le forze dell'ordine
hanno il difficile compito di tenere sotto controllo una situazione
non facile, schiacciati fra esigenze di sicurezza e rispetto dei
Diritti Umani, rimanendo comunque nell'alveo del Diritto, almeno si
spera.
S. Myriam Amati