giovedì 3 luglio 2014

Fermi Tutti

Fermi tutti! Ho la soluzione! Anzi, abbiamo la soluzione! Una soluzione che accontenterebbe tutti e permetterebbe a Rimini di iniziare la sua ricostruzione, economica, sociale, turistica e, perché no, morale. Mi spiego. Non c’è bisogno di spendere migliaia di euro in un sondaggio, basta girare un po’ per la città per capire che Gnassi non è un buon sindaco e la maggioranza dei riminesi non lo voterebbe o non lo ri-voterebbe. Dal canto suo, Gnassi, non vede l’ora di andarsene da quella poltrona che è....sovradimensionata per le sue capacità. Dapprima ha inseguito il mito di Bersani, poi, fiutata l’aria, con un colpo di reni è saltato sul carro di Renzi. Frequenta Roma più di un seminarista, in cerca di un posto che lo porti lontano da Rimini, innalzandolo anche di grado. Renzi non lo caga? Lui cerca l’intercessione della moglie, andandola a trovare a Viserbella ed accorgendosi (forse) che oltre a marina centro la spiaggia continua anche al di là del deviatore. Ma la signora Renzi, esauriti i dovuti convenevoli, non ha prestato la sperata attenzione alle suppliche del nostro. Lui però non ha mollato ed ha avvicinato un altro personaggio vicino al Premier, il baffuto Farinetti (guarda caso leader nella ristorazione) per fargli dire che “Gnassi deve fare il ministro del turismo”. Se non dovesse funzionare nemmeno questa intercessione, prima di un viaggio a Lourdes, forse Gnassi tenterà di avvicinare una zia o un cugino del Presidente del Consiglio per chiedere di essere portato a Roma. Ed ecco la mia idea: durante la notte rosa il Comune organizzerà una raccolta di firme per mandare via…pardon, promuovere, il sindaco a ministro o qualcos’altro che gli tolga l’incombenza dell’amministrare questa città. Non sarà difficile raccogliere migliaia di firme in poche ore. A quel punto invieremo il plico a Renzi che di fronte ad una Rimini festante non potrà non portare Gnassi con sé, ridando a noi la speranza di eleggere un sindaco vero. In un sol colpo noi saremo liberi, lui sarà contento e finirà questo pietoso e un po’ umiliante pellegrinaggio agli uomini del Premier. O Roma o morte! Matteo, ce lo fai sto favore?