lunedì 7 settembre 2015
L'Urbanistica da corsa
Alla fine delle passate legislature targate pesantemente Melucci&Ravaioli venne indetta una "corsa" urbanistica che aveva come premio l'aggiudicazione di una trentina di PP (Piani Particolareggiati) in disponibilità di fortunati scelti non a caso ma dopo un'attenta cernita politico-imprenditoriale. Troppo tardi, molti di loro (quasi tutti) avevano già contratto il virus che porta nelle stanze del tribunale fallimentare. Passati quasi cinque anni la nuova amministrazione guidata dal "politicamente" vecchissimo Gnassi ha rifatto lo stesso scandaloso percorso. Dopo avere cancellato a tutti la parola "mattone" riservandola solo all'associato Cagnoni, per qualche problemino con Unicredit, aveva dimenticato negli usuali cassetti delle cose perdute il cammino del Psc, Rue e Poc. Finita non traumaticamente, come sarebbe stato doveroso, la legislatura, ieri mattina, le tre veline locali, annunciano per bocca dei due consiglieri Moroli&Piccari l'inizio della seconda "disperata" corsa contro il tempo e la procura, per la definitiva approvazione del Psc, Rue e Poc. Non sarà perchè tra poco si vota? Tutti atti deliberativi che gli altri comuni emiliano-romagnoli (seri) hanno già espletato da tempo. A Gnassi & C non rimane che l'approvazione in pochi frettolosi mesi di uno strumento urbanistico del quale si sono perfino vergognati gli originali estensori. Ne esiste uno che c'è sempre, partecipa a tutte le primarie e secondarie, faceva l'assessore prima come lo fa adesso. Non disturba il manovratore Ermeti, è la perfetta applicazione dell'amatorialità alla politica. Capisco che l'istituto delle dimissioni oggi con la recessione è delittuoso solo proporlo ma alle volte quando si supera il limite (a Rimini molto alto), ci si potrebbe anche pensare. Nessun giornalista ha qualche domanda da fare? A Riccione il cammino lo hanno esaurito da alcuni anni. La Tosi non ha colpe. Lo volevo ricordare al Carlino.