Desidero dire 2
parole appena sull'accoltellamento in centro
che voi della stampa
avete catalogato ed
etichettato impropriamente
come “fatto di sangue”
dimenticando che da che
mondo e mondo giornali o
no un episodio
“sanguinoso” o “di sangue”
qualifica un evento in cui vi
sono uno o più morti ma
non voglio fare la
maestrina, per carità, lungi
da me! Allora dicevo
quando leggo di questi
“accoltellamenti” che
vedono quasi sempre fra i
protagonisti emigrati e
segnatamente nordafricani:
anche a me, che sono
buonissima, talora mi viene
da pensare “ognuno a casa
sua, e a calci nel culo, aria!”.
Questo in quanto da parte
dei nostri governi vi è stata
una politica della
immigrazione assurda
come non avviene in alcun
stato civile ed ognuno di noi
la subisce sotto qualche profilo
che sia la sicurezza, la competizione
nel lavoro od altro. Ma voi dovete
mettervi nei panni di questi
magrebini che non
hanno nulla e che
inizialmente sono venuti quì per
lavorare e si trovano invece
“fantasma in la ciudad”, reietti, malvisti
da tutti: l'ultimo grado della scala sociale.
Arrivano che non hanno
precedenti penali,
diventano delinquenti qui.
In Piazza Cavour per venire
all'uopo si crea un
tipico faccia a faccia fra i
“locali”, specie universitari
"benestanti" tutti aifonati e
griffati, e questi..."pezzenti"
africani senza un franco: è
chiaro che scocchi la
scintilla; questi, alcuni, per
5 euro si butterebbero a
mare! Potrebbero restare
nella loro Africa ma qui
stanno meglio che a casa
loro, godono delle briciole
del nostro consumismo,
sempre meglio che un
cazzo di niente come c’è da
loro: una casa senza
finestre, 2 capre etc.: “le luci
della città"li attirano qui.
Quelli “buoni” si adattano:
fatalisticamente: mangiano
alla Caritas – sempre che
non arrivino con 5 minuti di
ritardo altrimenti li
mandano aff… anche lì -,
dormono nelle colonie, e
vanno avanti, sperando
che cambi. Quelli che non ci
stanno, che non capiscono
perché loro non hanno
nulla e noi si ha auto, case,
abiti etc., spacciano, rubacchiano
portafogli sui bus etc. Li
beccano, danno loro 2 anni,
4 anni, 8 anni per aver
rubato in un supermercato
2 birre, +resistenza a
pubblico
ufficiale+oltraggio+lesioni
guaribili etc. Escono,
hanno imparato l’italiano e la
delinquenza e son peggio di
prima. Certo anche a me
spaventano ma davvero io
credo che non ci sia
nessuno senza speranza,
neppure il più incallito dei
delinquenti. In altri paesi ci
sono quartieri dove non
entrano le forze dell’ordine,
ghetti: da noi siamo tutti
assieme, i Primi e gli Ulltimi.
E gli ultimi cominciano ad
essere tanti, quelli che sono uori dal
benessere. Se qualcuno
desse loro un lavoro,
sarebbero "normali", ma
lavoro in Italia oggi non c’è. D'altra
parte i media sanno bene che il cuore
ha ke sue ragioni che la ragione
non conosce quindi la
pubblica opinione è costantemente ondivaga
fra buonismo e repulsione: a seconda che in prima
pagina metti un. bimbo migrante. morto sulla
spiaggia o una testa tagliata.
AS.