martedì 10 novembre 2015

C'è ancora vita in Grecia?

Fino a pochissimi mesi fa si parlava solo della Grecia. Sembrava che i destini dell’Unione Europea si decidessero lì, con grande terrore delle elites europee e americane per la vittoria di Tsipras, che in effetti c’è stata, ma con risultati ben diversi da quelli promessi. Ora che ance il babau ellenico è stato opportunamente educato, bastonato e convinto dagli euroburocrati, di Grecia non se ne parla più da mesi e pensiamo che non se ne parlerà più. Anzi, è filtrata ieri una notizia: i soliti soloni dell’economia internazionale (FMI e Eurogruppo) hanno “purtroppo” pronosticato per la Grecia, pur ridotta alla ragione e costretta ad accettare tutte le imposizioni, ora come prima, un periodo di recessione di “almeno due anni” (!!). Questo per un Paese che in dieci anni ha perso poco meno del 40% del PIL e un terzo della cui popolazione sta letteralmente morendo di fame. Ma c’è poco da sorprenderci, al di là della tragicità del fatto in se stesso. Dietro la Grecia c’è l’Italia. Sarà bene che ce lo ricordiamo tutti. 

Woland