Il Pidielle riminese è in frantumi. Che a Rimini non sia mai esistita una vera opposizione è un dato inserito perfino nello statuto politico comunale. La regia di queste antiche operazioni è stata sempre di matrice ciellina. In cambio hanno ottenuto grandi gestioni congressuali, fieristiche, sociali e scolastiche con invasioni concordate nei mattoni del potere. Il Duo rappresentato da Piacenti e Lombardi ha fornito la parte ideologica, più il primo, della strana teoria per la quale a Rimini vinceva apparentemente la sinistra, più o meno camuffata, ma gestiva..cielle. I due catafalchi pieni di debiti di Cagnoni sono l'emblema di questo storico connubio. Bersani ed Herrani sono i grandi garanti. Entrambi osannati ai Meeting dove si mescolavano affari e perdono. Sono finiti i tempi d'oro del Celeste imperversante sulla Lombardia ed oltre. Ho letto di un famoso rappresentante del seminarismo ciellino accusato perfino di..pedofilia. Formigoni verrà rivalutato. Se qualcuno volesse esaminare attentamente i Piloni del Palas, quelli resi regolari con una norma ad hoc, troverà ancora tracce del ciellismo compiacente. L'arrivo di Francesco, l'unico argentino che non gioca a pallone ma usa benissimo gli scarponi per poderosi calci nel culo e pulizie salutari nella Chiesa, ha reso precaria la presenza della corrente politica inciuciante. L'humus riminese, credo rappresenti almeno nella storicità, un vero primato. La natura informe del governo sostenuto dall'intero pidielle pur spaccato da una finta diaspora, ha legittimato ogni forma di connubio. La mia opinione è che qualsiasi maggioranza, perfino quella gnassiana, funzioni meglio se esiste una opposizione. Un sindaco anche incapace troverebbe stimoli, proposte, incentivi per migliorare l'immagine di una Città ormai defunta. Le rappresentanze sindacali ed associative sono al livello infimo della politica che le sorregge e nomina. Stanno cambiando lo statuto della Fiera, la holding di Cagnoni, per permettere una privatizzazione stile Alitalia. Operazione disperata che doveva partire con le obbligate dimissioni del principale responsabile. Poi si trattava. Io sono stato uno dei più forti sostenitori della "maggioranza pubblica". Le dimensioni del Palas e la megalomania del Magnifico, hanno creato una situazione insostenibile. Anche la natura dell'Operazione Aquarena assume connotati diversi. Si vogliono presentare al mercato della disperazione con un patrimonio immobiliare superiore, un mercimonio scandaloso. Gnassi esegue come fosse un semplice festaiolo per caso. La sua autonomia nelle partite decise da Herrani è insignificante. Da questo si misura l'altezza di un Sindaco, non dai Ponti imposti dal MoVimento.
P.S.
La prima giornata di "saldi" a Rimini è stata un disastro partecipativo. I giornali titoleranno..milioni.