Con un anno di ritardo una delle vecchie previsioni del Cancelliere che indicavano nel 2013 l'uscita disperata e costretta dell'Italia dall'euro, sta maturando. Al posto di Cottarelli e del review è arrivato l'esperto o meglio il curatore fallimentare di Renzi, l'economista con doppio passaporto, l'italo-israeliano Yoram Gutgeld. Vanno di moda i bis passaportisti, come quelli in Ucraina, questo però segue le modalità americane, secondo canoni obbedienti ed ossequianti che spiegano le uterine reazioni di Pittibimbo che non vuole fare lo scolaretto della tedesca. Ci stiamo preparando allo sganciamento. A Palazzo Chigi sta maturando la volontà di varare con la Legge di Stabilità una manovra decisamente molto più leggera di quanto si sia detto finora: 15, forse 16 miliardi anziché i 20 di cui si era parlato. Una ipotesi che pare gradita anche al grembiulino del ministro Pier Carlo Padoan.
Una manovra, che potrebbe nascere da 10-12 miliardi di tagli alla spesa, costruiti tra ministeri e amministrazioni locali, abbandonando del tutto le ipotesi di spending review di Carlo Cottarelli. Arriverà anche la fragorosa botta dell'Iva sui generi di prima necessità, perchè quelli di seconda, terza e quarta non li compra ormai più nessuno. Tutto per rilanciare i consumi, secondo la moda Pittibimbo. Con le 180 euro lorde del Tfr, ci saranno le file dai panettieri, come dopo la guerra, in attesa della terza, quando gli americani avranno scelto il nemico. Yoram Gutgeld è un economista e senatore italo-israeliano, da tempo molto vicino al premier, tanto per spiegare a qualche grillino che distratto dalle scie, non vede i veri poteri fortissimi. Puntare su un deficit vicino al 2,9 anziché al 2,1-2,2%, ha detto Gutgeld, ci darà 10 miliardi di tesoretto che ci permettono di non rendere la manovra troppo pesante. Questi soldi li useremo nella prossima manovra che sarà di natura espansiva, quella attesa da dieci anni. Ha fatto presto ad imparare il copione. Anziché raggiungere quota 20 miliardi l’intervento sui conti pubblici potrebbe essere contenuto in 15-16 miliardi di euro. Come ottenere queste risorse? In primo luogo, con i tagli alla spesa pubblica corrente. Si parla di circa 10-12 miliardi, tutti delocalizzati tra ministeri e amministrazioni locali, e in generale, non definibili tagli lineari. Il piano Cottarelli, troppo serio e pericoloso è stato definitivamente abbandonato. Infine, si parla di «una tantum» di natura non fiscale. L'italo-israeliano ha parlato naturalmente anche del Tfr, sgombrando i dubbi sulla paternità dell'ultima stronzata governativa. Vorrebbe lasciare libertà ai lavoratori se usare o meno parte o tutto del loro salario differito. Una possibilità per capire come mai i palestinesi ce l'abbiano così tanto con quelli al di là del muro. Guardando le cose con il passaporto italiano si è accorto che facendo così chiuderebbe le 4/5 piccole/ medie imprese che ancora stranamente lavorano. Sulla tassazione del Tfr, eventualmente intascato, ci guarderà con..l'altro passaporto.
P.S
Il Cancelliere ci ricorda che l'altro errore di Renzi (non la Boschi) guarda caso è un bis passaportista: l'italo-canadese Marchionne. Quello che si è tenuto 50 anni di aiuti di stato alla Fiat e va a pagare le tasse in America.
P.S. 2
Il Cancelliere ha proprio ragione. L'Ucraina insegna. Il doppio passaporto con Israele porta proprio sfortuna.