sabato 4 ottobre 2014
Fuori Mercato
Dopo decine di discorsi trionfalistici sulle cento capitali del turismo, previsioni e statistiche del cazzo, con l'eterno segno + come finale, anche la Presidente dell'Aia, in quota Ermeti, si arrende all'evidenza fallimentare. E' stata dura, devono averla costretta a fare un giro sul Lungomare, non dalla parte ciclabile o ruotante. La ex potente categoria imprenditoriale, negli anni passati, in gran parte ha rischiato del suo, con il risultato di trovarsi in mano cadaveri nemmeno usabili per la scienza medica. La Rinaldis senza avvisare Funelli, ha dovuto ammettere che il sistema alberghiero riminese è..fuori mercato. Come certi medici, quando ti dicono che stai male, l'Ofar/Amir ha già predisposto il servizio. Non è il problema di una categoria, ma di una intera città, della quale il nostro vecchio ed inadeguato sistema ricettivo rappresentava il cuore economico. I tre chiodi nel muro, le urgenze, si chiamano: spiaggia, sicurezza, mobilità. Tre compiti che spettano alla pubblica amministrazione, se non avessimo una sconcertante simulazione.
Per quanto concerne il privato, occorre subito modificare l'organizzazione delle rappresentanze, non più categoriale ma per territori. Ci sono piccole aree, cito Viserbella, che resistono facendo ricorso alla disperata fantasia, alcuni votano anche Gnassi, ma il loro lavoro lo conoscono. Vere e proprie associazioni, riconosciute, indirizzate e aiutate dal pubblico. Si devono occupare direttamente della costruzione di prodotti turistici, intrattenimento e promozione, rifondando una vera cultura dell'accoglienza. Partendo dalla perduta qualità, emarginando furbi e sciacalli. Su questo Blog ho sprecato mouse e pensieri, ma la domanda finale che rivolgo amichevolmente alla Patrizia: non ti senti di avere perso una battaglia affrontata dal versante sbagliato? Chi sta con Ermeti e Gnassi è destinato alla sconfitta. Le dimissioni non si richiedono, si danno.