lunedì 5 gennaio 2015

Risoluzione M5S Regione ER

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna RISOLUZIONE 
Vista la legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 “Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale”, in particolare l’art. 11, secondo il cui dettato si sta per procedere alla liquidazione delle indennità di fine mandato ai consiglieri regionali della precedente legislatura non rieletti in quella corrente e, complessivamente, si parla di un importo di circa 1,5 milioni di euro; premesso che la situazione economica e sociale dell’Italia e della nostra Regione è sotto gli occhi di tutti noi e sia la Giunta regionale che l’Assemblea Legislativa hanno il preciso dovere morale verso tutti i cittadini di ridurre gli sprechi e tagliare le spese superflue, razionalizzando le voci d’uscita; come Movimento 5 Stelle, avremmo voluto fosse fatto ben di più nella legislatura che si è appena conclusa e, certamente, ci impegneremo in questa direzione nella corrente legislatura; alla quasi totalità dei consiglieri regionali della scorsa legislatura sarebbe addebitata una responsabilità penale per un presunto reato di peculato (più, in un caso, una presunta truffa); a tutti i capigruppo della scorsa legislatura sarebbe addebitata una responsabilità di danno erariale, da parte della Corte dei Conti, con sentenza di primo grado; al Consigliere regionale che ricopriva nella precedente legislatura la carica di 2 Presidente della Regione è stata inflitta la pena di un anno di reclusione per falso ideologico già passata in giudicato di secondo grado;  ad un altro consigliere regionale della scorsa legislatura sono stati inflitti, in primo grado, ventiquattro mesi di reclusione e due anni d’interdizione dai pubblici uffici per una truffa aggravata ai danni della Regione Emilia-Romagna; un ulteriore consigliere regionale della precedente legislatura ed ex capogruppo, è coinvolto in una inchiesta locale in cui si ipotizzano da parte della magistratura i reati di corruzione e peculato;  quattro consiglieri regionali della penultima legislatura e di cui due rieletti nella precedente sono stati rinviati a giudizio per peculato; il 23 dicembre scorso la Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna, che ha chiesto e ottenuto, dalla locale Sezione Giurisdizionale, un decreto di sequestro conservativo in favore dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - amministrazione ritenuta essere ente danneggiato - ha sequestrato beni immobili e crediti di natura retributiva, di indennità e/o pensionistica nei confronti di otto ex capigruppo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna per coprire un danno patrimoniale che ammonterebbe a circa 1,2 milioni di euro. le spese di cui complessivamente la magistratura contesta la liceità ammontano ad oltre 2 milioni di euro; considerato che  una condotta omissiva o comunque inerte di fronte ad un possibile danno che potrebbe patire l’Ente cui si è stati chiamati, dai cittadini, ad amministrare, al di là delle responsabilità penali ed erariali costituisce atteggiamento riprovevole agli occhi della collettività; la legge regionale 42/1995, la stessa che prevedeva i vitalizi, e che istituisce, ancora oggi, quello che, agli occhi dei cittadini, appare come una sorta di regalo finale per i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna, è figlia di ben altri tempi e si rivela ormai come irriguardosa nei confronti dei cittadini emiliano-romagnoli costretti a fare i conti con ben altra situazione diffusa di disagi economici; la Regione Lombardia, per citare un esempio a noi vicino, ha già abrogato questo che a tutti gli effetti si può ritenere un privilegio; 3 L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna impegna l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa ad adottare le iniziative più opportune affinché non si aggiunga danno al danno e discredito al discredito nei confronti dell’Ente Regione Emilia-Romagna ed, in particolare, dell’Assemblea Legislativa, mostrando il massimo spirito di collaborazione nei confronti della magistratura; a valutare attentamente la possibilità di operare un congelamento totale o parziale delle indennità di fine mandato ai consiglieri regionali della scorsa legislatura non rieletti in quella corrente, con particolare riguardo a tutti coloro dei quali sia nota la posizione in iter di giudizio penale od erariale; a predisporre una proposta di legge regionale che porti annullare, con effetto immediato, le indennità di fine mandato dei consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna.
 Bologna, 29 dicembre 2014
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna (Giulia Gibertoni) (Andrea Bertani) (Silvia Piccinini) (Gian Luca Sassi) (Raffaella Sensoli)