giovedì 2 aprile 2015

A Miramare .

Se un lettore curioso volesse cimentarsi in un giretto serale a Miramare, quartiere turistico per eccellenza, con i suoi 400 alberghi ufficialmente censiti ed una volta anche aperti, potrebbe scoprire che le puttane sono più numerose degli alberghi e dei clienti, le poche attività commerciali hanno partite iva extracomunitarie mentre il resto è un miscuglio di buio e desolazione. Se ci fosse ... un turista, quali "emozioni" gnassiane potrà conservare e raccontare? L'effetto è di un sistema ai margini bassi del mercato, senza possibilità di miglioramento futuro. Poletti, inorgoglito dai nuovi successi delle sue cooperative, ha lanciato la balla del prossimo "milione" di posti garantiti da quella porcheria del jobs act. La fiducia dei consumatori secondo le veline è aumentata, siamo ai massimi dal 2008. Indagine che hanno commissionato ad Ischia. Pensare di fare turismo con il principale motore cittadino in quelle condizioni è autentica presa per il culo. Camuffare il disastro con le riuscitissime feste del tutto gratuito è normale operazione mediatica. Il turismo è la nostra Fiat, così si usava dire una volta, prima dell'era Marchionne. Oggi siamo da Trabant. Il fenomenale manager riesce a supplire anche alle storiche carenze dell'Elkann di turno, dopo avere resuscitato una azienda simil palas, con la strategia dei grandi numeri. Il mercato dell'auto non è dissimile dal nostro tradizionale turismo. Rimini è stata pensata per i grandi numeri. Riesce a sopravvivere con quelli. Non è una nicchia pregiata come Riccione, Milano Marittima, Cervia e perfino Cattolica. Chiedo al Sindaco Tosi di rallentare le iniziative, costringe Ubaldi a degli sforzi intellettuali paurosi ed i suoi vecchi amici un pò rancorosi a fare le pulci contabili. Sindaco hai vinto, però gli avversari hanno perso da soli. I grandi numeri si fanno con le programmazioni serie. Gnassi si è appropriato anche di una delle proposte a 5 stelle. Va benissimo siatene orgogliosi. Non l'ha neanche capita, ma la sbandiera come fosse una grande rivoluzione immobiliare. Fatelo contento, ditegli che ha ragione. Importante che la faccia. Siamo passati da uno Stato che doveva comperare gli alberghi per gli affittuari, alla classica verniciata di inizio stagione sulle cabine della Bolkestein, ma soprattutto pensare che potessimo perfino fare a meno della nostra principale industria balneare. Nessuno giornale festeggia la ricorrenza della politica della "destagionalizzazione". Meglio non ricordare l'infelice ed infausta filosofia chicchiana e cagnoniana. Due facce di una medaglia decadente. Fiera e Palas con le strutture enormi, dispendiose, inutili hanno indotto anche il terzo tragico errore: il Trc. Doveva essere l'anello che le congiungeva. Oggi ha sistemato una Nipote e Dalprato. L'alternativa a Gnassi è assolutamente inesistente, al massimo esiste un probabile collateralismo critico. La Città è da risanare, il primo che ebbe l'ardore di urlarlo fu Beppe Grillo nel suo entusiasmante comizio riminese. Voleva impadronirsi del Palazzo e disinfestarlo. Aveva già capito che governarlo per il "suo" MoVimento sarebbe stata impresa ardua. In ogni caso oggi l'esigenza è anche maggiore. Da allora pur con il classico contascandali che procede a passi lentissimi, si sono aperti squarci importanti. Anche il Pd se non fosse nella versione renziana dovrebbe usare questi argomenti per rendersi credibile. O la candidata Petitti, in quota Melucci pensa di dare la classica "riverniciata" al Palazzo e fare finta di niente? Questa è la vera ragione per la quale ci auguriamo un ..Generale. Quello conosciuto sarebbe ideale. 

P.S.
La commozione di Gnassi all'arrivo del primo aereo è momento d'ilarità impagabile. Infatti vale 60 milioni.