sabato 20 febbraio 2016

Feste inventate

Da anni proponiamo di trasformare la "teorica" area del benessere di Miramare, in una città dei giovani, utilizzando il grande rettangolo dal mare alla statale, da via Cavalieri al Rio dell'Asse che segna il confine con Riccione. Cultura, sport, intrattenimento, pensate come eccellenze non sballi. Proposte da contrapporre alle feste inventate per i soliti del solito accompagno sindacale. Dopo il fallimento del "volano" della zona sud, l'innominabile Colonia Novarese, gemella del disastro Murri, ci vorrebbe una forte iniziativa imprenditoriale per la riqualificazione della ex area turistica riminese. L'ultima proposta che ricordiamo era rivolta ai cittadini residenti: uscite di sera e giocate a briscola sulle strade, occupandole al posto delle puttane, aiutate dai cartelli del Fila Dritto. Riprendiamo l'argomento senza speranze, non appartenendo a nessun consorzio, tanto meno catalogabili tra le strette amicizie. Lo diciamo per fare "pendant" con le proposte del Morollino ormai unico candidato che il Pd può osare per Viserba. Francamente in quel guazzabuglio orrendo di destinazioni, un'area festaiola non la vediamo. Ma la concorrenza è solo gnassiana. Dopo il Ponte che si specchia nei ristoranti, sarà il Parco Marecchia la nuova collocazione festaiola. La spesa al Conad Aquarena, al ritorno si festeggia sul Ponte o nelle vicinanze. Il copione è sperimentato: violenze, devastazioni, rumori e sballi mortali. I cittadini di S.Giuliano hanno tentato timide ribellioni, ma la strada è quella. Si chiudono i parcheggi nella vecchia movida riminese, mentre al Borgo degli affetti se ne inventano di nuovi. Pure le tettoie abusive si legittimano con i nuovi regolamenti dei dehors, senza contare gli interventi di arredo. Come diceva quel qualcuno, ci si azzecca sempre.