sabato 6 febbraio 2016

Vincerò

Se la rappresentazione politica del Family Day e dei (pochi) cantanti "Vincerò" è ridotta a Quagliariello, Giovanardi e all'eroe del web, l'immortale Gasparri, è chiaro a tutti che sono perdenti. Erano centomila dicono i "geometri" da piazza, che sanno indicare precisamente quante persone stanno in uno spazio elettorale. ma anche se fossero stati qualche milione, numeri che valgono solo per le Feste di Gnassi o gli Indotti di Cagnoni, avrebbero perso ugualmente. Il mio idolo Francesco ha speso le classiche due parole, non di più. Il resto è compito della pattuglia conservatrice dei Dem. Il Pd non può rappresentare tutto ed il contrario, in cambio di poltrone. Anche a Rimini nessuno è andato a chiedere quali fossero le posizioni degli esponenti piddini. Non si parlava mica del candidato sindaco, vero amici giornalisti? Una volta queste distinzioni erano più che sufficienti per una "classificazione" vera, non camuffabile tra i partiti. A me non interessa niente delle lobbies anche quelle gay, in attesa di pubblicare la posizione ufficiale del Blog attraverso il nostro Teologo, sembra però che la Chiesa corra il rischio di rappresentare l'ultimo vagone sociale che rincorre disperatamente la testa. Appesantita dalle colpe e "disattenzioni" che ogni giorno vengono rivelate. E' indubbio che la società oltre che sempre più povera diventi paurosamente laica. Rimane il Papa, ma non può fare tutto lui, ci sono vescovi e perfino cardinali che giocano per rovinare quello che la nostra indomita Penelope riesce a fare. Cantano Vincerò, contenti loro