martedì 2 febbraio 2016

NPL

L'acronimo indica crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell’esposizione. Credo che nelle banche di Rimini, quelle di famiglia ed in quasi tutte le altre sia la formula prevalente. I non performing loans (prestiti non performanti) sono attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori. Si tratta in pratica di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell’esposizione. Per fare un esempio "riminese": per la costruzione del Palas, leggermente sovradimensionato, Cagnoni ha assunto da Unicredit un "modesto" mutuo ipotecario di 46 milioni. Non essendo nella condizione di onorare le semestrali rate, il creditore ha messo un "pegno" sulle azioni. Ma di questi esempi certo molto più modesti e non riferenti a soldi pubblici, ce ne sono a migliaia che portano ad ingrossare la vera lista riminese: Fallimenti.it. I non performing loans nel linguaggio bancario sono chiamati anche crediti deteriorati e si distinguono in varie categorie tra cui gli incagli e le sofferenze, le più importanti. Banca d’Italia definisce le sofferenze come crediti la cui riscossione non è certa da parte degli intermediari che hanno erogato i finanziamenti perché i soggetti debitori risultano in stato di insolvenza, anche non accertata giudizialmente o in situazioni equiparabili. Nella realtà il confine tra le categorie, dopo dieci anni di recessione e due di renzismo, è molto labile. Oggi le sofferenze nella quasi totalità sono veri e propri incagli. Gli intermediari creditizi devono accantonare delle riserve apposite in proporzione al credito a rischio e alla sua condizione. Una delle ragioni per obbligare alla ricapitalizzazione tante banche. Il problema è trovare il capitale che a questo punto è proprio a..rischio. Nella "piacevole" discussione in dialetto toscano tra il nostro ineffabile premier e la padrona dell'Europa, da una parte del tavolo c'erano i duecento miliardi di Npl e dall'altro il problema/dramma dell'immigrazione. Secondo voi come è andata a finire? L'Italia e la Grecia non hanno più frontiere ma solo debiti.