martedì 9 febbraio 2016

Spiaggia: Analisi e Proposte

Una decina di giorni fa Il Resto del Carlino informava che il Comune di Rimini aveva rinnovato le concessioni demaniali marittime per il periodo 1.1.2016 al 31.12.2020. Letta la notizia mi sono chiesto e ho scritto, come fosse possibile che una scelta così delicata, non fosse stata accompagnata da (almeno) una Conferenza Stampa alla Catellan che chiarisse le motivazioni. Il provvedimento di rinnovo contrasta con le norme europee, ma soprattutto con le future scelte per Rimini. La Voce, con dieci giorni di ritardo, rilancia la notizia, intervistando l'assessore al demanio Biagini, Con dovizia di particolari (irrilevanti) descrive burocraticamente come fosse il Dirigente al ramo, gli adempimenti necessari, Non una sola parola o magari un sonoro aggettivo sulle ragioni (elettorali) che hanno spinto il Sindaco a compiere una simile furbata. Le marche da bollo, però, al pari della famosa impresa festaiola, devono essere..rosa. L'intervistatore, da antico costume, non ha esibito domande, a questo punto scomode, La verità alla riminese era servita. La metto giù male (io) compilando una serie di quesiti pruriginosi: per l'affittopoli romana, tutti ad urlare che è uno schifo pagare canoni ridicoli per immobili di pregio, sulla "nostra" spiaggia versare 400 euro annui per un chiosco-bar o zona che valgono (ancora) almeno un milione, ci limitiamo (penosamente) a dire che era..atto dovuto? Ma da chi e per chi? Nessuno protesta? Pronti per qualche voto in più a "cancellare" la Bolkestein come fosse fatta solo per denudare i poveri imprenditori della sabbia. Disposti ad andare contro le Norme Europee, colpevoli di esigere una corretta equità fra tutti i cittadini, con il rischio di pagare anche pesantissime sanzioni. Siete sicuri che alla fine magari una Corte dei Conti non verrà nelle vostre tasche a richiedere quanto regalato? Siamo alle quote..sabbia? Ma la scelta è "scellerata" soprattutto guardando al futuro del nostro Arenile-Lungomare. Questo è l'argomento che nel nostro Programma di "poveri" fantasmi abbiamo messo come punto cardine. Dovrebbe essere una discussione comune per lo sviluppo di una Città morente. Non serve un mago tanto meno il Sindaco che c'è per ipotizzare quale sarà la posizione (in prospettiva) dei ri-concessionari, I contratti stipulati a seguito del rinnovo, con marche da bollo rosa, hanno una validità fino al 2020. Nessuno può toccarli. Raggiunto questo punto di forza, ricambiato (?) dai voti nelle urne di giugno, nessuno potrà toccarli, ma il periodo di assegnazione è troppo breve per rischiare investimenti. L'avvocato dei bagnini, non a caso, è uno dei migliori in circolazione. Complimenti, sei riuscito a quadrare un cerchio che permette al Pd di smarcarsi dalla delicata prospettiva di averli come i nemici di giugno ed i..poveri bagnini e chioschisti di lasciare la spiaggia com'è, pagando ignobili canoni, con la scusa di non potere investire avendo certezze ..brevi. Cinque anni sono pochi per fare innovazione. Un capolavoro. In base a queste considerazioni avevo scritto (solitario) che Renzi dovesse con decreto limitare la vecchia legge Monti al solo 2016, per svolgere la prossima stagione balneare. Nel frattempo instaurare un dialogo con la Commissione Europea e concordare il percorso. Riconoscere la Direttiva, ma attuarla attraverso le necessarie tappe: Anno 2017. I comuni potranno procedere ad un rinnovo provvisorio, solo in presenza di una pianificazione operativa, certificata come tale dalle regioni interessate. Anno 2018. I comuni potranno procedere al rinnovo provvisorio solo in presenza di certificazione regionale che attesti l'individuazione di lotti derivanti dalla Pianificazione ed indetto le relative gare. Anno 2019. I comuni potranno procedere al rinnovo quale ultimo anno di assegnazione provvisoria, dimostrando che in base alle gare effettuate l'assentimento per l'anno 2020 è già stato espletato contrattualmente a favore dei soggetti individuati per bando. Una legge che ovviamente deve contenere anche controlli nazionali di attuazione e prevedere le relative surroghe. Indicativamente si mandano a gara le singole porzioni in riferimento alla situazione storica. Questa è una delle componenti del Programma che abbiamo già spedito. Non mettiamo copyright o siamo gelosi, tutti possono usarlo o discuterlo. Sarebbe il migliore servizio alla Città.