domenica 28 febbraio 2016

Tempesta Bolkestein

Le nubi minacciose della "tempesta" Bolkestein si abbatteranno presto anche sulla Città di Gnassi. Paragonabile ai disastri nazionali: debito pubblico, banche, corruzione, immigrazione, lavoro, pensioni. Devo dire, con personale piacere, che sono in tanti quelli costretti ad affrontare il tema (oggi), cercando almeno di conoscere le leggi e le ragioni che sottendono una questione (volutamente) ignorata, finora. Neanche nella componente più interessata, parlo degli operatori, da noi definiti, poco ironicamente, come "Signori della Spiaggia" albergava un'idea precisa di quello che poteva accadere. Hanno pensato, non solo per colpa loro, che bastava trovare l'ombrellone politico giusto e tutto veniva rinviato, cancellato. Il nomadismo politico è stato brillante. Naturalmente i partiti erano (preferibilmente) quelli al governo, destra o pallida sinistra, fino a quando il Pd li ha agevolati e con Alfano li ha riuniti. Nessuno ha sottolineato che uno dei due casi, trasferiti alla Corte Europea, non riguarda il solito demanio marittimo, bensì una concessione di un bene su demanio "lacuale" (lago). Come risulta dalle carte, l'obiezione che non si tratti di demanio viene considerata una fesseria. Si deduce che se avessero esaminato, qualsiasi altro tipo di bene demaniale: fluviale, forestale, militare ecc. l'impostazione Europea sarebbe stata analoga. Adesso smettiamo (almeno) di prendere in giro: va detto e magari scritto anche su un giornale locale, che la Bolkestein si applica ad "ogni" tipo di concessione di beni rilasciata da qualsivoglia pubblica amministrazione. Penso alla miriade di attività: dalle funivie poste su aree pubbliche, a tutti coloro che svolgono attività in fabbricati e/o strade e giardini sempre pubblici. Un quadro che sosteniamo da anni, oggi ufficialmente riconosciuto dalla Corte Europea. In realtà ritengo, da sempre, che fanno parte della direttiva anche le concessioni di servizio, non disciplinate in modo particolare da altre norme europee. In materia di trasporti, la quantità e l'importanza, supera il caso del solo demanio marittimo. Se guardiamo alla miriade di servizi in generale concessi, arriviamo a capire i contorni della "tempesta" che si sta abbattendo sul nostro Paese, come al solito (volutamente) impreparato. E' lecito pensare che l'effetto domino possa arrivare ad argomenti del tutto particolari, oggi persino impensabili. Sono convinto che ogni forma di autorizzazione sia soggetta alla Direttiva. Considerata la ricaduta sulle centinaia di migliaia di soggetti imprenditoriali, non è azzardato pensare sia superiore a qualche punto di Pil. Forse più di puttane e gioco d'azzardo, meno della corruzione. Non voglio guastare i festeggiamenti, per la loro Unione, al sodalizio Renzi&Alfano&Boschi ma il Governo ha giocato per fare apparire il tifone come una nuvoletta di passaggio. Lo ricordate il sottosegretario Gozi di Sogliano cosa aveva promesso alla solita platea di creduloni? Lui rappresenta la parte "tecnica" di questo governo verdiniano. Non ho voglia di parlare di Pizzolante, sarebbe giusto che qualcuno riassumesse però tutte le cose da lui dette e promesse in dieci anni. La tempesta epocale si alimenterà giorno dopo giorno. Sarà il tema conduttore di questa campagna elettorale. Il giudizio sugli associati arriverà molto, molto dopo, per i Bandi qualche cosa (prima) saranno costretti a dire o meglio...inventare. Ho provato a scrivere una lettera a Giorgio Mussoni, adesso la mando a Funelli e (forse) a Cardone per il figlio di Ennio. Il nostro Fabio Lisi le sa..tutte.