mercoledì 10 febbraio 2016

Una cosa iniqua

E' una cosa molto ingiusta quella approvata dalla Giunta ieri che autorizza i c.d. "dehors" dei bar a coprire la struttura da ottobre a fine primavera: di fatto si mettono le basi per creare delle strutture tipo chiosco di lusso in spazi pubblici di pregio e centralissimi che dovrebbero essere come tali "sacri". Questi locali hanno già avuto tanto perchè concedere prima la fila di sedie, poi le sedie e i tavolini, poi la "pedana", poi la protezione laterale della pedana e ora la chiusura: qui siamo paro paro a quanto accaduto con gli alberghi ove ora non ci sono più strade per quanto pensioni di 2 piani sono diventate alberghi di 7 piani. Inoltre, questi posti sono costosi e il riminese medio in tempo di crisi beve alla Pigna e si siede sulla gradinata dell'Aregno mentre guarda chi se lo può permettere - inclusi gli stessi che incassano per il Comune per questi nuovi privilegi - che in totale realx si sollazzano nei dehors - termine che fa tanto Parigi ove non esistono dehors nelle piazze e ci mancherebbe ma soltanto stetti stretti su una parte dei marciapiedi dove è possibile! Inoltre, si aggiunge benessere al benessere allora sarebbe stato più equeo se proprio dobbiamo fare del centro storico un bivacco concedere queste "filiazioni" del baretto di 30 mq originario a altri soggetti per creare occupazione e non a questi "furbetti"! Gli spazi pubblici devono essere lasciati LIBERI, mi meraviglio che la Soprintendenza autorizzi o vogliamo ritornare a quella RImini anni '20-'40 ove c'erano quelli che mangiavano il gelato e quelli che andavano a vedere quielli che mangiavano il gelato!?
 Pepp de Vergòn