Una reazione timida quella dei sindaci del riminese alla notizia del numero enorme di multe fuori da ogni ragionevolezza che l'azienda di trasporto pubblico ha comminato a Rimini 10 volte più che a Ravenna, per un controvalore di c.ca 3 mln di euro un caso italiano che sembra impossibile a credersi. E non c'è correttivo al dato empirico che possa spiegare questi numeri sia che si parli di Provincia o Comune o che ci si riferisca ai nostri numeri turistici. Dovrà spiegare molte cose il Presidente ravennate di Start Romagna perché mandava a multare gli utenti riminesi perlopiù studenti, turisti, congressisti, "fieristi" 10 volte più che a Ravenna e tante volte più che a Cesena e Forlì. Ed è tutta l'estate che non si legge altro che di questo come non accade in nessuna città ove prima viene l'impegno del trasporto dopo controlli "normali". Lui deve venire a Rimini questo signore ex comunista di Lugo di Romagna messo al timone di Start a spiegare le ragioni di quanto emerso dato che non poteva essere all'oscuro. E chiarire quanto ha guadagnato l'appaltatore dei controlli, chi sia esattamente, come è stato scelto e tante altre cose. I sindaci DEVONO sfiduciarlo, è emersa una realtà incredibile eppure bastava ai primi allarmi informarsi sull'entità e la distribuzione delle sanzioni, quando si leggeva di turisti inseguiti, disabili multati già si capiva che vi fosse del marcio in Danimarca.
A.S.