lunedì 29 febbraio 2016

La Fortuna di Rimini

Il Balneare come modello turistico è scoppiato nelle mani laboriose dei riminesi nell'immediato dopoguerra. Orde fameliche di sole, spiaggia e mare ci hanno aggredito. L'intelligente romagnolità ha capito subito che bastava convertire e riempire lo spazio disponibile, liberato soprattutto dagli amichevoli bombardamenti, per costituire l'embrione della prima risposta ad una domanda sempre più travolgente. Nessuno aveva previsto il boom, tanto meno pensato a regole urbanistiche. Le prime discussioni nel Palazzo dell'Arengo sugli indici edilizi da usare erano raccapriccianti. L'11% era considerato poco, uno spreco inutile di terreno. Perchè la faccio lunga anche questa volta per atterrare magari sull'ultima impresa del nostro Sindaco in scadenza come una normale bolletta di Hera/Psbo? C'è un affannarsi di opere, alcune inspiegabili, uno spreco elettorale e creativo di soldi senza logica e buonsenso. La ciclabile "rossa" detta del Circolo Nautico di Rimini che a differenza del "gemello" viserbese è in perfetta regola, sta compiendo l'ennesimo slalom di comicità su pista protetta. Il progetto elettorale prevede, senza sciolina, il passaggio tra i paletti di due pompe della benzina, rimandando pericolosamente i ciclisti sulla banchina del porto. L'ideatore, senza alcuna fatica, si vedrà assegnato il Sigismondo d'Oro per l'opera più buffa. L'Oscar è sempre del Psbo. La tempesta Bolkestein sta arrivando. Gli allarmi sono partiti ma pochi sembrano disponibili al confronto, tanto meno Gnassi. Per "non sbagliare" ha rinnovato, per altri cinque anni, le concessioni demaniali che l'Europa sentenzia come scadute almeno da un anno. C'è uno che si definisce giornalista in quanto credo iscritto all'ordine, che ha preparato un articolo anche interessante, riuscendo a raccontare un quarto di verità sulla Nuova Questura. Fate i furbi per non pagare il dazio piddino o siete proprio così ingenui e impreparati? Propendo per la seconda certezza. Le convenzioni sono strumenti amministrativi, quindi politici, che vengono compilati da due soggetti: pubblici e privati. Allora perchè (tutti) i contratti che regolano (?) il rapporto delle grandi opere (Murri, Novarese, Impianti Sportivi e ..Gabibbo Questura) non sono mai state ..indagate o almeno esaminate da apposite commissioni d'inchiesta?? Queste sono le domande che una normale forza alternativa dovrebbe fare se fosse all'opposizione anche della Fiera. Ad alcune, riesce a rispondere anche Gnassi.