mercoledì 10 febbraio 2016

Pandora S.p.A


Non si può certo dire che Rimini non sia una città interessante e ricca di spunti per alcune considerazioni. Sabato pomeriggio passeggiavo sul lungomare ed un nugolo di mammiferi in posizione eretta, affacciati sulla balaustra del canale Ausa, ha guadagnato la mia attenzione. In effetti i cocali vestiti Stone Island, stavano seguendo i lavori di tombamento del torrente in prossimità della sua foce. Bene, bravi. Nel periodo di rinnovo delle cariche amministrative, è quello che ogni cittadino si aspetta dalla politica: interventi urbanistici e nuovi servizi al cittadino che si perfezionano e raggiungono la massima visibilità proprio sul finire del quinquennio legislativo. Restano meno visibili i mutui trentennali accesi a finanziamento di larga parte di queste opere. Il caso del PSBO risponde solo in parte a questo schema, perché le nostre fogne 2.0 saranno finanziate da tutti i cittadini titolari di una bolletta HERA S.p.A., "da Trieste in giù". Da cittadino riminese sembra un buon affare, poi però occorre indagare cosa significhi delegare le funzioni politiche ad una multiutility. Un tempo, le campagne politiche per le elezioni, erano trainate dall'inaugurazione di nuove opere pubbliche; “pubbliche” nel senso che erano cantierizzate dall'ente pubblico (dal Comune, piuttosto che dalla Regione o dallo Stato) e finanziate tramite le tasse. Il cittadino poteva ancora scegliere se l'aumento della tassazione o i nuovi debiti, fossero compensati dall'utilità di quell'opera e decidere di conseguenza attraverso la scheda elettorale. Il tutto aveva una sua etica, per quanto biasimabile. Ora assistiamo ad una campagna elettorale fortemente sponsorizzata da una S.p.A.. Non è più il Comune a dettare i tempi delle opere prioritarie e nemmeno l'evanescente interfaccia ATERSIR locale, ma gli interessi politici ed economici di una multiservizi capitalizzata per centinaia di milioni di €, quotata in borsa e che, in ultima analisi, risponde solo a strategie tese alla stabilizzazione delle quote di mercato, al vantaggio competitivo sostenibile e non da ultimo, alla massimizzazione del profitto. Forse non avremo un aumento diretto delle tasse, ma da qui ad almeno trentanni avremo una bolletta dell'acqua più cara, senza la possibilità di controllare se, quell'aumento in bolletta, sia congruo rispetto all'investimento della nostra Pandora S.p.A.. Sfido ognuno degli Assessori Comunali al Bilancio di ogni Comune facente capo ad ATERSIR locale, ad ottenere la contabilità industriale di tutto il progetto PSBO, così come articolata dal Responsabile Finanziario (o dal suo robustissimo ufficio) della conglomerata. Già sanno che è impossibile perché sono informazioni interne all'azienda, alla base di molteplici decisioni del management aziendale e comunque mai rivolte a fruitori esterni nella stessa configurazione fruita internamente. Bene, ci rifaranno le fogne, ma non sapremo mai chi le paga (perché i costi saranno spalmati sulle bollette di ogni utente) e quanto e per quanto le paga (perché la multiutility non è tenuta per legge a rendicontare il singolo progetto sulla base di regolamenti pubblici standardizzati). Chissà forse non esisteva soluzione migliore, ma pensare che la mia tessera elettorale sia svilita di ogni potere politico, perché il Partito al governo della città ha deciso di spostare ogni decisione di policy maker nella sede di Bologna (forse), mi lascia pessimista circa la reale volontà di coinvolgere i cittadini nella gestione dei beni comuni. Non mi resta che prendere la pillola blu. 
Il giovane Montalbano
P.S.
AGENTE SMITH: Allora siamo intesi, signor Reagan? CYPHER: Vede... io so che questa bistecca non esiste. So che quando la infilerò in bocca Matrix suggerirà al mio cervello che è succosa e deliziosa. Dopo nove anni sa che cosa ho capito? Che l'ignoranza è un bene. AGENTE SMITH: Allora siamo intesi. (Dal film Matrix del 1999)