giovedì 4 febbraio 2016

Sinistra alla riminese

Nel variegato panorama riminese, fatto il conteggio, manca al momento il gruppetto che senza alcuna ironia chiamano Sinistra Italiana. Che fine hanno fatto i rifondaroli, vendoliani, tsipras e podemos? Nessuno ne parla, loro stanno ben nascosti, pronti come sempre a rispondere al ruggito del coniglio. Andranno con Gnassi, è una sperimentata conclusione. Attenti però a non sporcare i loro immacolati vestitini da social. I più furbi, allenati in famiglia, si camuffano da garanti, uno dei pochi mestieri oggi rimasti. La politica da sola non ti "garantisce". Non serve conoscere la tua Città, i meccanismi, le funzioni, i desideri e le necessità. Devi garantire qualcosa e qualcuno. Non si vergogneranno a raccontare che sono usciti dalla maggioranza ma pronti a rientrare nella larga e sicura, ma sempre più improbabile.. maggioranza. Fabio Pazzaglia l'uomo rappresentativo di Sel, ha sempre visto Gnassi come fumo nocivo. Non si capisce perchè il Renzi premier venga dipinto un reazionario alla Verdini ed il locale sosia alla fine diventi una scelta passabile in cambio di poltrone. Cruda analisi riferita anche alla Cgil. A Rimini abbiamo registrato solo flebili lamenti ma senza addebiti di colpe per il fallimento non solo politico di una intera città. Alla fine ci troveremo con il solito segretario provinciale che fa l'assessore al..lavoro del Pd.