lunedì 1 luglio 2013

Campanello

Scriviamo spesso di Matteo Renzi, a dire la verità lo seguiamo da tanto tempo, prima che il suo spin inventasse una rottamazione democratica. E' servita solo ad impedire a D'Alema e Veltroni di fare gli onorevoli per la settima legislatura. La Bindi invece continua imperterrita, ma dagli States arrivano grandi notizie. Ci raccontano gli amici di Zerbini che a Firenze è suonato un campanello d'allarme, non per le escort che chiuso Palazzo Grazioli cercano casa, ma per i dati che sono arrivati dalla Sicilia. A Messina il pidi ha perso contro un'attivista NoPonte, a Ragusa contro il MoVimento. L'aria sta ricambiando, al netto dell'astensionismo, vincerà chi porta più gente a votare, la spinta dei DueLetta sembra ormai inesistente perfino per George. Ha convocato l'azionista di maggioranza, doveva essere prescritto invece gli hanno affibbiato sette anni che non farà mai ma una interdizione perpetua che suona come un funerale politico. Gli accordi e le promesse sembrava fossero altre. Dicono i renziani che fra una settimana Matteo scioglierà ogni riserva e deciderà se correre per la segreteria più girevole d'Italia oppure brigare senza grandi sforzi per le prossime elezioni. Ma i giorni passano, le lancette continuano a girare, e la preoccupazione sale. Nel giro di pochi giorni attestazioni pubbliche sono arrivate da Michele Emiliano, sindaco di Bari, altro famoso per non avere mai cambiato posizione, prima vicino a Veltroni, poi a D’Alema. Poi è stata la volta di Latorre, ma il capolavoro arriva dalla Rosy Bindi quella che accusò due mesi fa Matteo di essere figlio del berlusconismo, oggi lo proclama quasi vincitore, la nona legislatura è assicurata, in America le coppie sono libere ed uguali, aspettiamo i confetti. Fra le seconde (?) linee registriamo un altro campione di coerenza bersaniana come Stefano Bonaccini, presto arriveranno le ultime file delle Petitti ed Arlotti che dirà di essere nato renziano nel senso più democristiano del termine. Cosa faranno i DueGemelli dell'Acqua Piovana? Non c'è bisogno di chiederlo alle quattro fotocopie locali od al sito premuroso nelle riprese. Ammettendo ma non concedendo una loro permanenza sulla scena, hanno concluso il loro cammino. Per ragioni diverse sono ambedue bruciati, non più usabili in competizioni elettorali, la nostra impressione che a Rimini scatterà ancora una volta la caccia all'uomo/donna prestati alla politica come se dodici anni di ravaiolismo non dovessero impedire altri tragici errori. Non hanno più nessuno, a meno che non decidano di silenziare la Emma, altre dichiarazioni come quelle sfuggite per il troppo pieno le impediranno qualsiasi chance. Il MoVimento a Rimini sta facendo scuola e sana opposizione. Proteste sacrosante che non vengono registrate dai controllori, vengono avviate indagini "dovute" quasi costrette, mentre una Città sprofonda non solo per la recessione o per l'apertura ritardata delle paratie. L'amico fruttivendolo ha ragione, il dramma della pioggia arriva molto lontano nella classifica dei nostri mali incurabili. Dopo Ravaioli eleggere il finto medico della boccata d'aria fresca è stato un errore tragico, fino al punto da allagare un Conad.

P.S.
Volete una consolazione pagata a caro prezzo? Nessuno parla più di Monti, in compenso cantano molto di... Gnassi