Bevo, bevo, bevo, e son felice e son contento / anche se dopo
vomito", facile fare del "velavevodettismo" ex post
sulla Molo Street Parade ma data certe premesse non ci si può
attendere che certi effetti. Un morto, non lì, ma poco cambia.
La città era invasa già dal pomeriggio da
giovani con la birra d'ordinanza. La manifestazione ha peraltro
intercettato pare gli orfani della pedalata alcolica dei quali i versi
sopra costituiscono l'inno. Una grande festa molto
suggestiva in cui la presenza di tante famiglie e persone
non lì per sballarsi non è bastata ad annacquare tanto alcool, ma se
organizzi una specie di rave, pur con centinaia fra polizia ordinaria
e privata ed una struttura in loco alla bisogna simile ad un ospedale
da campo allora 1. sai cosa ti aspetti - 2. che ci scappi il morto su
questi numeri, 200.000, è nell'ordine delle cose. Ballo e sballo
differiscono per una solo consonante, impossibile "il divertimento
sano", fiumi di birra, droga, tanti sballati venuti per sballarsi,
scene tipiche dell'esterno delle discoteche, capannelli in cui si
contratta, gente stesa a terra droga e/o alcool, una vacca non
partorisce agnelli ma vitelli e lo sai. L'imponente schieramento di
forze dell'ordine, volontari, sanitari etc. ha evitato che il peggio
accaddesse "lì". La calca, sottovalutata ma
che sappiamo può uccidere, ha provocato un ferito ma chi vi è stato
capisce che poteva andar peggio e che un morto tutto sommato 1/200.000
è statistica. Purtroppo, "quel mondo lì" - notte-discoteche-musica
etc. ha dentro sé questo aspetto - sballo, sia droga o sia alcool o
ambedue, che ne è parte importante ed inseparabile.
ALBERTO MARIO PARI-BERNARDI