martedì 10 settembre 2013

11 Settembre

Per gli amanti dei numeri, l'11 settembre potrebbe segnare la data della caduta di Berlusconi. Usando la tragica data cercherà di ammantare la sua fine politica con la solita coreografia agiografica. Quel giorno potrebbe andare in onda nel suo intatto impero televisivo, un Balotelli Show con il videomessaggio riveduto e corretto a seconda delle previsioni che il meteo quirinalizio diffonde. Un plauso a SuperMario per non avere incontrato la ministra senza sorelle. Il governo del Corrierone vede avvicinarsi la fine più rapidamente di quanto non si pensi. Il pidi non tiene più, si rifugiano dietro l'ombrellino di Renzi, come bambini spaventati dal futuro. La ressa improvvisa nella sua corrente è diventata una insopportabile presa per il culo anche per i pur allenati voltagabbana, passati in questi anni dal dalemismo al veltronismo, al lettismo fino al nientismo. Una partita drammatica solo per Galliani, l'uomo dagli sconti impossibili. La crisi si materializza dopo quattro ore di discussione che il relatore Andrea Augello del Pdl ha impiegato per parlare delle pregiudiziali. Tre le questioni, di cui una alla Corte di Lussemburgo per verificare se la legge Severino sull'incandidabilità dei condannati in terzo grado di giudizio violi la normativa comunitaria. Ma Augello ha chiesto anche alla Giunta di valutare se la questione costituzionale sulla stessa legge possa essere sollevata solo durante la discussione o già da ora, in sede di relazione. Il tempo è scaduto, sulla confezione berlusconiana recita così la data. E' arrivato il momento di pensare al dopo sempre ci sia ancora un Paese. Nel resto d'Europa e nel mondo si avvertono segnali di incerta ripresa, da noi gli indicatori sono tragici. Per non avvilirci non ricordo ancora quale sia il sito che segna la vera realtà della nostra Città. Che il Sindaco abbia un fratello leggermente prepotente non sembra il suo difetto peggiore....a parti invertite pensate alle locandine di oggi.