giovedì 19 settembre 2013

L'Iva e la Siria

Le parole di Olli Rehn, commissario Ue agli Affari economici e monetari, risuonano in modo pesante al Tesoro di Saccomanni, diverso da quello degli italiani. E' finita la ricreazione concessa ai due governi dell'inciucio. A dire la verità quello di Monti aveva camuffamenti e grembiulini migliori di questo, la credibilità del Bocconiano come esattore era più forte rispetto alla sagrestaneria del Nipote. Si è nascosto dietro al relitto galleggiante di un disastro raddrizzato per inanellare la prima vittoria, il pompaggio dei giornali è stato tanto scandaloso quanto l'abbandono della nave che affondava. Bruxelles, padrone dell'Italia su delega Merkel, non nasconde più il suo disappunto per la situazione dei conti pubblici italiani. Il certo sforamento del rapporto deficit/Pil, il cui limite è fissato al 3 per cento ha mandato su tutte le furie europee, l'altro aumento dell'Iva come la guerra in Siria è certo, parola di Cancelliere. Rehn ha ordinato al dipendente ministro Saccomanni di parlare meno ed aumentare la pressione fiscale notoriamente molto bassa al punto che gli imprenditori hanno poche scelte. Vogliono le riforme "strutturali" che hanno promesso, a loro del Cavaliere del Pd non frega un ca... In pratica il contrario di quello che si è fatto finora, specie in vista di un autunno che si preannuncia torrido di proteste. La situazione dei conti pubblici italiani è perfino peggiore, alto debito e decrescita costante, carenza di competitività, ci porta ai livelli di due anni fa, senza potere dare la colpa a Berlusconi. Le stime della Ue non sono i bollettini vittoriosi del Gallid'Avvistamento che al casello di Riccione ha contato 85 mila turisti per Misano, neanche quelli gli bastano per diventare Sindaco di Riccione, non appena i 5Stelle trovano una donna in MoVimento...preparata. Le stime di primavera della Commissione europea vedono una crescita del Pil dello 0,7% nel 2014, a fronte di una contrazione dell’1,3% nell’anno in corso. Il deficit è dato al 2,9% del Pil per il 2013 e al 2,5% nell’anno successivo, mentre il debito sarà al 131,4% del Pil a fine anno e toccherà un picco del 132,2% nel prossimo. La preoccupazione maggiore delle nostre badanti europee riguarda due punti: il deficit e il debito. Non intimorisce la presenza dell’Italia sui mercati obbligazionari, la Banca centrale europea funge da guardiano. Pensate che balle ci hanno propinato con lo spread, utile per affondare Berlusconi. Oggi dichiarano che è ininfluente. La cancellazione dell’Imu è una fonte di preoccupazione, meglio pareggiare con l'Iva, si governa così. La pazienza di Rehn sta per finire, la vostra? C'è per irrorare ottimismo la piccola faccenda riguardante le banche italiane, MpS e Popolare Milano, sono le peggiori d'Europa, sono ai primi posti come noi sulla sicurezza, puttane, vu cumprà e delfini. I cosiddetti Npl, crediti dubbi per BanKitalia, per esempio i soldi spesi per Aeradria, sono stimati in 260 miliardi, come dire che alla Carim sono stati virtuosi. Con l'aria che tira da otto anni secondo voi quanti di questi debiti verranno restituiti? Non è tanto l'errare che può essere perfino umano se parliamo di Masini ma è il perseverare della Carim che è diabolico. Di Cagnoni non si parla, fino a quando c'è ..Errani.