lunedì 9 settembre 2013

Perdenti

Quanti sono stati i segretari a perdere inventati in questi anni dal Pidi? Un'intera casta democomunista si è avvicendata al capezzale di un partito concepito in una provetta malsana, con i germi di due cariatidi che fungevano da fecondatori. Ora è nelle mani dei democristiani dopo essersi giocata la peggiore vecchiaia comunista. Come si conviene nelle fasi delle meste transizioni, si riesce a trovare perfino un resto socialista messo come necessario arredamento in attesa del nuovo testimone. Qualcuno dimentica che alle ultime primarie, Matteo ha perso di brutto contro un avversario spompato, oggi stravince da solo. Intanto le 5/6 mila persone a Modena registrate con il conteggio alla Petitti, sono una miseria preoccupante rispetto alle decine di migliaia sempre presenti ed osannanti chiunque salisse sul palco. L'x factor democratica è diventata una brutta commedia, un concorso ad esaurimento dei partecipanti. Nessuno si preoccupa dei contenuti che dovrebbe avere un partito che si definisce democratico per non scegliere. Una ambiguità di fondo che lo proietta nelle anticamere europee, un pò popolare, molto poco socialista. Il pompaggio che hanno avuto gli ultimi Perdenti dalla stampa inciuciante, non ha eguali, mentre l'imprenditore Casaleggio, pur con una discutibile chioma, si azzarda a presentarsi a Cernobbio e si scatena il gossip tirando fuori storielle di un MoVimento pagato dalla Cia. Se fosse così, avrebbero compiuto la prima azione giusta in una vita dedicata alla cause sbagliate, sporche, con il solito odore di gas da guerra. Renzi è accolto come una star, l'ultimo dei democristiani presentabile per portare un partito della sinistra al potere. Così si truccano le elezioni, si mette in difficoltà Grillo nel conteggio dei prossimi parlamentari. Troppo facile, pur sapendo che andrà a votare un cittadino su tre, gli altri falliti, disperati, cassintegrati rimarranno a casa, a dispetto degli attestati di fiducia che NipoteLetta senza alcuna vergogna spande. Non ci potremo consolare con la scomparsa del Cavaliere e ..speriamo dell'Uomo del Colle, che lo dovrebbe almeno seguire. Gli ultimi due anni sono stati inutili, con governi tesi a mantenere gli scandalosi benefit di una casta da cacciare. Ho sentito che viene pensata una task force per ridurre il debito. Quante volte ci è stata promessa? Non hanno scalfito di un euro gli sperperi parlamentari e ministeriali, però chiedono i danni ai grillini che camminano sui tetti disturbando La Presidente. Io non voglio più perdere, io non voglio più perdere, sembra la cantilena di un'interista famoso, Matteo Renzi lo dice e lo ripete interpretando il Mazzarri della salvezza. Ma vincere con chi? Non addentriamoci nel quesito doloroso dei prossimi mesi, il problema è del Pidi, questo partito che continuano a rinnovare senza modificare il dosaggio, non certo una forza nuova come il MoVimento che ha giustamente paura di contaminarsi con quella gente che ancora rappresenta il potere politico. Troppe cose devono cambiare prima di arrivare ad una collaborazione. Faccio un esempio molto vicino e concreto: a Rimini dove il M5Stelle è largamente la prima forza esistono i prodromi per una rivoluzione amministrativa e politica di quella portata? Solo giornalisti destinati ad una web scomparsa possono ancora ciurlare nel manico delle notizie e rappresentarci come amministrati perfino bene. Si meravigliano che ormai pezzi interi di questa città li trovi su fallimenti.it, quelli rimasti non ci vanno perchè non hanno nemmeno la possibilità di fallire. La politica propinata degli annunci e feste diventa ancora più insopportabile alla luce dei ritardi che accumuliamo. Il pidi ha cessato di interpretare i desideri dei cittadini ed imprenditori, rimangono attaccati come cozze i resti di un'associazionismo e sindacalismo da spazzare. Renzi ha risposto con le solite battutine toscane, rimane il dubbio/certezza che pensi alla terza riedizione dell'inciucio. E volete votarlo?