sabato 28 settembre 2013

Troppo Larghe

Non sappiamo se la decadenza di Berlusconi provocherà lo sfracello minacciato ma in questa partita truccata dalle agognate diarie, alla fine il Cavaliere può sorprendere e lasciare in piedi (?) il governo. Una ipotesi valida come quella che sta serpeggiando, per la quale la prossima tappa del Caimano sarà una scomoda cella romana sovraffollata da extracomunitari. Comunque vada una cosa è certa: la strategia delle Troppo Larghe Intese è finita, con il proponente N...in lacrime. Lo era da un pezzo, questo governo non è servito a nulla e niente ha combinato, ci lascia in eredità l'ulteriore aumento dell'iva. I due partiti dell'inciucio escono in termini diversi dalla farsa inventata. Il Pd è quello che giustamente paga il dazio maggiore, sono squassati e divisi non solo in correnti ma con forti dubbi sul destino futuro. D'Alema pensa ad un ritorno alle sane origini con una ridivisione naturale tra le due anime che si sono mescolate scelleratamente fino a non riconoscersi. Nelle intenzioni di N..., il vero regista dell’operazione, il governo Letta doveva servire a evitare il collasso finanziario in attesa che qualche evento esterno, ci facesse riprendere fiato. Saccomanni è il Galli D'Avvistamento della ripresa economica, come quello che nel disastro riminese ha la faccia riccionese di avvertire solo un timido calo dell' 0,9. Almeno Bulletti se la prende con Hera, che se non ricordo male esisteva all'atto dell'insediamento della Provincia di Vitali. Cosa vuole dire essere dismessi, si vedono le cose in maniera diversa, non significa sbagliata. Un tentativo fallito di prendere tempo, non hanno nemmeno tentato di fare riforme come quella elettorale ed andarsene in silenzio. Però sono riusciti a mantenere il finanziamento pubblico, per non licenziare l'apparato del Pd. Andiamo alle elezioni, nessuno che non sia Vescovo cascherà nel tranello della "stabilità" la nuova parolina magica elettorale. Prima era lo spread. Non è difficile prevedere cosa pensano i cittadini, tantissimi, molti di più dell'ultima tornata, staranno  a casa maledicendo politica e politici, quelli che andranno a votare al netto dei dipendenti stretti, coniugi di fatto e diritto, amanti bipartisan, voteranno per il MoVimento, sempre meno proprietà personale di Grillo&Casaleggio. Sono passati mesi importanti, molti hanno capito che si è seminato un germe nei cittadini che produrrà consensi a prescindere dal donatore. Le parole ed il programma sono diventati ormai vangeli per i discepoli che vogliono cambiare l'Italia e la nostra scandalosa politica. A me sembra l'unica rivoluzione riuscita, a dispetto delle scelte cadute su 163 cittadini, alcuni diventati ottimi onorevoli. Qualcuno pensava che Berlusconi avrebbe porto l'altra guancia truccata allo schiaffo della Cassazione? Delle riforme istituzionali non si parla più. Quando alla Camera Roberto Giachetti (Pd) ha fatto votare una mozione che metteva immediatamente all’ordine del giorno la riforma elettorale per garantire che in caso la situazione precipitasse non si rivotasse con il Porcellum, Enrico Letta ha avuto la faccia tosta di dichiarare che così si metteva il carro avanti ai buoi e si comprometteva il risultato. Chi ha indirizzato verso una rotta sbagliata ha il dovere di ritornare al dorato esilio, anche piangendo. La colpa maggiore è del Pd, non conta che oggi facciano i duri, come ha spietatamente ricordato la Marina Berlusconi, non sapevano prima che era pregiudicato? Un governo del solo Pd è l’unica prospettiva realistica? Per realizzare due cose utili al Paese vanno bene anche gli ultimi diseredati della sinistra. Prima una legge elettorale che ci confini tra i paesi decenti, poi cancellare il finanziamento pubblico ed al..voto. Non succederà niente, ancora la Merkel non ha deciso che dobbiamo fallire, possono ancora estrarre dalle nostre tasche soldi e sangue per qualche mese. Avete fottuto anche Renzi e..Zerbini, salvate almeno Mattia. Perchè le quattro fotocopie non raccontano che il Sindaco non c'è?