domenica 22 settembre 2013

Rio Grande

E' uno dei locali più famosi per avere mantenuto intatto il fascino della Balera. Viene anche usato come oggetto di scherno nei confronti dei frequentatori, audaci copiatori dei vecchi birri. Il Pd è solo una macchina per costruire carriere è la RioGrande affermazione di Lino Gobbi l'ultimo dei chicchiani rimasti. Emarginato dopo anni di splendore(?) personale che ha coinciso con il peggiore momento del partito, prima di questo. Freddo esecutore dei primi vagiti istituzionali dell'inciucio, messo in Provincia in attesa della scadenza della confezione. Santarcangelo e Misano Adriatico sono cadute. Ognuna a modo proprio erano le roccaforti della sinistra della provincia di Rimini. Negli anni d’oro, ’60-’80, facevano a gara per vedere quale partito comunista locale prendesse più voti. Santarcangelo ha subito l’onta del commissariamento, mentre a Misano il sindaco Stefano Giannini è finito semplicemente in minoranza. Ci sarà il voto a decidere i destini della terza città più importante della provincia di Rimini. Il Pd non è riuscito a diventare un elemento di riferimento della nostra democrazia. Non riesce a dare una risposta alle necessità dei cittadini. O non è abbastanza forte per farlo. Non è colpa di qualcuno, è l’insieme che non funziona. La struttura amministrativa è diventata anche riferimento politico. Questa crisi del Pd è esplosa nel 2004, quando aveva ancora due anime: quella cattolica della Margherita e quella di sinistra dei Ds. Queste le altre profetiche parole del Gobbi, vecchio esponente della sinistra ferroviaria locale. Perchè non le ha pronunciate prima magari correndo il rischio di certe dimissioni? Arriviamo al mistero(?) del pentito anonimo del Pd. Sarebbe uno dei massimi dirigenti, bravo con la racchetta, si pensa da tennis e la vela. Qualcuno pensa a Gambini, non credo, è un prodotto scaduto anche lui. Il partito non esiste più, confida qualche giorno prima che il sindaco di Misano fosse “sfiduciato” dal suo consiglio attraverso la mancanza del numero legale. Il 20 giugno, sul bilancio, è andata in affanno anche la giunta di Andrea Gnassi a Rimini. Un segnale forte. Sarà anche bravo (?) Gnassi, ma non ascolta nessuno. Lo tengono in vita per non andare al voto. Pensa di essere bravo, ma non lo è. Che cosa sta avvenendo nelle sacre stanze del Pd? Semplice una lotta interna fatta di correnti e cordate. Il cittadino chiede alla politica un linguaggio nuovo che quest’ultima non riesce ad esprimere. C’è questo dualismo tra uomini di partito e amministratori quasi inconcepibile. Fare l’assessore o il sindaco è visto come un avanzamento; il ruolo politico si vive da serie B. Invece, al contrario, la corsa di chi fa politica è la corsa per diventare amministratore. E’ vero nelle giunte c’è il potere reale. L'anonimo pentito è sconsolato, ha sbagliato anche una volè. Il Pd è sfasciato. Non c’è una dirigenza all’altezza. Così non si governano più i cambiamenti. Se si continua così, ci saranno altre forze che si sovrapporranno: le lobby e gli interessi forti. Poiché le lobby di Rimini sono deboli, potrebbe arrivare lo straniero: Fiera, Palacongressi, Aeroporto per la parte debitoria e...Spiaggia Bolkestein per rifarsi. 

P.S.
Fanno le pugnette (?) alla Franchini per 10 minuti di..ritardo