mercoledì 11 settembre 2013

Al Voto

Beppe Grillo ha alzato il tiro. L’ultimo a farne le spese è stato il senatore Luis Orellana, paragonato a Scilipoti per le sue ingenue aperture nei confronti del Pd. Siamo in guerra, ha ricordato Grillo. Non si riferiva a quella siriana spettante di diritto ad Obama. Francesco ha compiuto un gesto semplice: ha fatto il Papa, con un grande successo mediatico, molto più efficace delle vergognose pantomime del nostro governo e del vetero filoatlantismo della Bonino. Le ultime rilevazioni della Swg del Pidi, danno, come in febbraio, il M5S al 18, aumentando la paura di Beppe di vedersi attorniato da 310 deputati, una fatica immane licenziarne solo la metà. La cosa che ci consola è il crollo della fiducia a N...e di rimbalzo alla sua seconda creatura politica, un governo dell'inciucio senza nemmeno la copertura del tecnico. NipoteLetta è ritornato agli indici di ascolto che aveva nel Pidi. Rimane Renzi, che in assenza di avversari diventa quasi bulgaro nelle preferenze di Repubblica. I Festival dell'Unità stanno diventando un calvario di fischi per la casta democrat. E' iniziata la campagna elettorale, aspettiamo solo le corrette dimissioni dal Quirinale, il fallimento totale impone il doveroso gesto. La Boldrini ha chiesto i danni ai deputati onorevoli cittadini che avevano occupato i tetti del Parlamento. Sarebbe questa una rappresentante della sinistra alternativa? Per Grillo il governo Letta è alle ultime battute. In questa fase riesce a dare il meglio, Ha serrato le file, cominciato a fare la conta, il governo di Letta, non va molto lontano con l'aiuto del Corriere. Di fronte a questa prospettiva, per lui è la fase ideale. Le larghe intese sono una manna per i suoi discorsi, perfino troppo facile distrarre elettori e fiducia agli altri partiti. Andare nelle piazze e gridare contro l'inciucio che ha impoverito il Paese ed ingrassato la casta, fa parte del suo bagaglio distruttivo, non ha rivali in questo gioco, gli altri gli regalano perfino le battute. Quello che sta facendo Grillo è naturale e convincente. L'alternativa lasciata al pidi è salvare il Cavaliere, hanno pagato troppo, anche una ritirata li costringerebbe a lasciare cadaveri elettorali sul cammino. La gente non si fida più, votando Renzi si trova con maggiore sicurezza la terza riedizione dell'inciucio. Non ho ancora sentito da Matteo con chi vuole governare. Sembra naturale voglia farlo con i camerieri del suo pranzo di Arcore. In un momento come questo, in cui il governo è sotto continuo ricatto e rischia sempre di cadere, la posizione di Grillo è sensata oltre che conveniente. Non importa con quale sistema elettorale si andrà a votare, la possibilità di incassare il premio di maggioranza è molto alta, una carta da giocare ora. Subito dopo le elezioni, c’è stata una fase di smarrimento fisiologica: procedure, epurazioni, scontrini, tutto scontato e previsto? Assolutamente no, a meno che non si dia credito alle doti divinatorie degli inventori del MoVimento. Il giocattolo è da maneggiare con cura, ancora rappresenta l'unica alternativa seria e credibile in un mercato al ribasso fornitore di merce avariata e contraffatta. Nel peggiore momento economico, sociale, finanziario del Paese è giusto spendere l'unica speranza per gli italiani. La restituzione di parte degli stipendi degli onorevoli cittadini è stata un'opera meritoria in un Parlamento da chiudere. Francamente pensavo che sarebbero usciti molti di più, forse non sapevano dove andare.