mercoledì 18 settembre 2013

Tutti in Tv

Per il pompaggio e raddrizzamento di Renzi usano le solite armi di distrazione giornalistica, ma è accaduto quanto previsto da..Casaleggio. In italia il web ha superato Vespa. I peggiori recidivi sono naturalmente quelli di Rep diventati senza rossori il migliore giornale democristiano. L'età di Barbapapà spinge i troppi atei preoccupati del dopo, a cercare conforto con il dispensatore di grazie eterne e condoni tombali. Il suo colloquio con Papa Francesco è stato forse l'unica caduta di stile francescana, emendata subito da una telefonata nei confronti di un ragazzo, seguendo la condivisibile linea pastorale. Non ho fatto in tempo ad affermare che Casaleggio aveva ragione...solo sull'utilizzo del web, che i grillini sembra stiano inondando la televisione con le loro presenze. Al fianco delle iniziative pubbliche, parte una nuova offensiva tv che si aggiunge al portale web dei gruppi parlamentari M5s varato come appendice del blog di Grillo. La cura mediatica prevede un’iniezione di ospitate in talk show, telegiornali e programmi di approfondimento: non solo collegamenti, ma anche interventi in studio sulle poltrone dei talk fino ad oggi vietati dal codice di comportamento M5s. Chi ha deciso tana libera tutti? Intanto stanno arrivando le elezioni, perfino Demos di casa Pd si è accorta che il MoVimento non era scomparso nelle amministrative, solo che non ha ancora deciso cosa fare nei comuni e regioni. Per le province siamo tutti d'accordo sono da chiudere con Vitali dentro. Sdoganamento, ma con prudenza, le pagelle le ha già stilate Rocco Casalino, dell’ufficio stampa grillino, che sulla svolta tv tiene a precisare: Il Movimento parteciperà sempre più ai programmi televisivi politici non perchè è cambiato il giudizio nei confronti dei giornalisti che continuano a essere in modo vergognoso lo strumento del potere, ma semplicemente per comunicare il lavoro fatto in aula. Aumenteranno pure i faccia a faccia con esponenti di altri partiti. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ormai al limite dell'agiografia grillina, si è confrontato ottimamente con Debora Serracchiani nello studio di Otto e Mezzo. Giornali e tv continuano per parlare del Movimento ad intervistare profughi ed esodati, sempre per ragioni profondamente etiche come le 18 mila euro mensili che vengono prese senza imbarazzi dalla Petitti&Arlotti. Ma questa è un'altra storia come i Delfini in Volo, specialità tutta riminese. L’offensiva mediatica segue a ruota, quasi sconfessandole, le parole di Gianroberto Casaleggio a Cernobbio: Giornali e tv sono lo strumento del potere, ma per fortuna declinano davanti al web. Proprio nella sede milanese dell’azienda che fa capo al guru sono stati definiti i dettagli della nuova strategia televisiva, già accennata a giugno con i corsi di comunicazione per deputati e senatori che più probabilmente andranno in televisione. Alla prima lezione presero parte Fico, Di Battista, Castelli, Di Maio, Taverna, Nuti, Crimi, poi seguiranno gli altri: Actor's Studio a 5 Stelle. Nel frattempo la strategia tv è stata costruita nei summit milanesi dove periodicamente si riuniscono staff, gruppi di comunicazione e alcuni tra i parlamentari più vicini alla stanza dei bottoni grillina. Nulla è lasciato al caso: consigli, dialettica, argomenti, ma soprattutto i portavoce. A bucare lo schermo sono gli ambasciatori della linea dura e pura, oltre ai già citati Di Maio, Crimi e Morra, a onor di telecamera si alternano il capogruppo alla Camera Riccardo Nuti e il suo successore Alessio Villarosa. Nel giro ci sono anche Alessandro Di Battista, il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico e il deputato Giorgio Sorial, nessuna iniziativa personale ma sempre di concerto con il gruppo parlamentare e lo staff comunicazione. Fino ad oggi i contenitori preferiti dai Cinque Stelle sono Otto e Mezzo di Lilli Gruber, In Mezz’Ora di Lucia Annunziata e il Tg La7 di Enrico Mentana. Ma all’orizzonte della stagione tv c’è pure Servizio Pubblico di Michele Santoro, che già a giugno il gruppo comunicazione M5s aveva preso in considerazione. Intanto, con un sms recapitato a il Fatto Quotidiano, Grillo annuncia che due volte al mese incontrerà i giornalisti nella forma della conferenza stampa. Con lui ci sarà Casaleggio, confermando di fatto una strategia volta all’attacco, una specie di Zemanlandia politica, occorre segnare più di quanto si è costretti ad incassare, una strategia vincente in queste condizioni ma unica. In attesa della piattaforma web, l’autunno caldo dei Cinque Stelle si gioca sul tubo catodico, perchè, sottolinea la nostra cittadina onorevole Giulia Sarti, si riescono a dire tante cose usando parole semplici e facendosi capire dalla gente a casa. Quanti politici riescono a spiegare i lavori e le battaglie come noi? Gnassi non è peggio.