giovedì 12 settembre 2013

Il Bando degli Alberghi

Avere ragione a Rimini porta sfiga. Una delle quattro testate, l'ammiraglia di una volta, ormai semplice traghetto di Gnassi, riportava la notizia che centinaia di alberghi sono sul mercato fallimentare. Occorrerà un Bando, specialità di questa amministrazione. Voglio vedere se ci sarà qualche spiritoso che lancerà allarmi su eventuali acquirenti a mandorla o muniti del solito prestanome. L'unica cosa non vera sono i prezzi dell'asta che si è scatenata ormai da qualche anno. Gli albergatori interrogati dal giornale vogliono segnalare la grave situazione, ma nel contempo non intendono deprezzare i valori. Parlano però di cifre, rispetto alle trattative reali ove esistono, due o tre volte superiori. Per capirci l'alberghetto di cui si fa cenno nella testata quotato 6 milioni non è mai esistito, tanto meno oggi si vende a 2/3 milioni. Le quotazioni vere si leggono su fallimenti.it, la borsa del mercato riminese. Un albergo di 60 camere venduto a Marebello, pagato circa cinque anni fa, attorno ai tre milioni e stato ceduto per ..un milione. Queste montagne di mattoni, ici, tares e qualche volta irpeg sono debiti vaganti, con una redditività scesa a temperature polari. L'unica speranza è che qualche finto allocco, meglio se molto straniero, finga di credere ad amarcord. A Rimini turisticamente stiamo gestendo la coda di un funerale iniziato tanti anni fa. Se ci fosse una Cernobbio dei distretti turistici cari ad Errani, con la presenza di quelli over dieci milioni di presenze non contate da Galli, ci inviterebbero? E'arrivato il momento di ragionare non per piste ciclabili o sardoncini, iniziare dalla spiaggia che abbiamo detto tante volte è l'unico bene rimasto intatto. Il punto dal quale fare partire il concetto di città con forte vocazione turistica, iniziando la creazione di quei servizi indispensabili per il mordi e fuggi sul quale abbiamo ancora forti attrazioni. Una rivoluzione manageriale ed imprenditoriale compiuta a due mani: privato e pubblico. Anche un mongolo (Mongolia) che viene a Rimini chiede le ragioni delle gru immobili sulle colonie in riva al mare. Se gli viene la fregola di usare la via Roma ed incontra il Gabibbo prigioniero nella Nuova Questura il suo probabile investimento si affievolisce, quando incrocerà il mostro Metrò che passa dentro le case, difficile impedirgli di prendere il Tupolev che da anni ci tormenta le teste. Le piste per il momento sono percorribili. Il nostro sistema ricettivo non può offrire per la carenza generalizzata di spazi, i servizi ormai indispensabili che solo in una simbiosi con le aree dell'arenile trova una pregevole soluzione. Il tempo delle bugie è finito, portare il libro della città in tribunale è pesante.