domenica 22 settembre 2013

Il Palcoscenico della Politica

Indovini tre fasi fatte, un po' di atmosfera con i soliti atteggiamenti da finti innovatori e la sostanza, intesa come parte progettuale, operativa e logica diventa un orpello. Alla prova dei fatti tutto si sfalda ma non succede niente, basta ripetere il giochino o la festa, con le fotocopie complici dello spettacolo riminese. C'è anche il gossip, come il grande politico che nell'anonimato più abbietto, critica il Partito che gli ha dato da mangiare, una pensione, una racchetta e la vela. Oggi nel Pd va di moda la figura dello schifato, è nata una corrente del vomito. Un giorno, forse non sapendo cosa fare, invertendo per gioco le parti, ho chiesto ad un giornalista(?) quale fosse per lui il grande problema di Rimini. Da bravo scolaretto attento agli ordini ambientali rispose correttamente: la merda in mare. Quando con normale perfidia chiesi perchè Riccione non ha questo problema e nemmeno le ronde di Zucchi, lo misi in profondo imbarazzo giornalistico. Cercai di aiutarlo nella risposta accennando alla separazione delle reti, lui contento del soccorso annuiva. Quando gli chiesi cosa fosse la doppia rete fognante, l'imbarazzo superava l'odore del discorso. Non è il solo, la compagnia purtroppo scrivente, ha un livello sconsolante, io conosco i più anziani, devo dire che sarebbero od erano anche bravi, intelligenti e..furbi. Hanno attaccato l'intelligenza dove vogliono i padroni dell'inciucio. A Rimini siamo stati i primi a creare la provetta, la Prima Giunta Chicchi aveva una composizione democomunista, poi è stato il diluvio, con il Cda della Fiera come grande incubatrice bipartisan. Ho usato uno dei tanti ricordi che mi assalgono per dimostrare che non solo gli amministratori, sindaci vecchi e nuovi parlano..per sentito dire ma anche il quarto potere si è adeguato al livello culturale. Da quanti anni non viene più fatta un'inchiesta giornalistica? Veline di Palazzo, Procura e Questura. Facile e pericoloso, una delle ragioni del successo di questo Blog e dei tanti apprezzamenti che ci vengono rivolti. I più ridicoli sono quelli che si atteggiano ad esperti della materia, in particolare i politici o pseudo, non sanno nulla, quasi tutti non hanno frequentato le scuole dell'obbligo, la sparizione dei quartieri è stato una fortuna per Gnassi, sarebbe stato impallinato dal Biagini moralizzatore, ma ha impedito la crescita di una classe dirigente. Non conosco l'audience di IcaroTv quando riprende i consigli, se non ci fosse Cardone a movimentare le scene sarebbero di un grigiore avvilente. La Petitti&Arlotti, parlando del partito ancora più strutturato ed alimentato a salsicce, sono la conferma di quanto affermo. Pochi anni addietro, quelli ai quali fa riferimento il tennista comunista semipentito nell'anonimato, non avrebbero fatto i segretari della Gaiofana malriscaldata. Il problema assale anche il MoVimento, non lo può nascondere dietro al non statuto, se vuoi governare le realtà locali, non puoi fermarti ad una riunione settimanale, seguendo il vangelo peccaminoso dei consigli comunali. Una merce talmente rara e vacua che non può essere nemmeno presa sul serio. Quando uno di questi soggetti, finisce, come purtroppo sempre più spesso accade, per assumere ruoli di responsabilità, il disastro diventa un bene comune. Non faccio l'appello, lascio a voi inserire personaggini a piacimento. Rimangono i movimenti, sono l'ultimo riparo e risorsa. Ne sono nati tanti, tantissimi spariti, alcuni dettati dalla furbizia elettorale di Melucci, il grande mago. Più erano, maggiore la possibilità di vincere per il suo Partito, a dispetto di un calo drammatico di votanti. L'esempio è dettato dalle ultime elezioni, con il minore consenso del dopoguerra hanno la maggioranza assoluta senza il voto di Astolfi, il tendone è stato un omaggio. Dopo quasi 40 anni ho un'unica certezza, conosco la Città, ho imparato ad amministrare la bottega che tutte le mattine devi aprire, pensando che il prodotto principale oggi vale... 19 euro a persona, colazione, pranzo e cena. L'avete consegnata ad uno di questi fenomeni che parla al mondo di trasparenza, sviluppo, innovazione. Un Taglianastri che non ha mai inaugurato nemmeno la stradina di Paolo e Francesca, però le cinque birrerie del Lungomare....