giovedì 5 settembre 2013

Zerbini Nud e Crud

Citizen oggi inaugura la rubrica dedicata ai giovani politici under 40 nella nostra città, e lo fa con una intervista a tutto campo al consigliere comunale Samuele Zerbini del Partito Democratico toccando i temi di politica attuale, la questione Matteo Renzi, i grandi temi di Rimini come il Metrò di Costa, il teleriscaldamento, lo sport, il turismo. Certamente non è un personaggio sconosciuto a Rimini, scout cattolico, già consigliere comunale nelle precedenti gestioni Ravaioli ed ex assessore (anche se per poco tempo) nell’ultimo quinquennio del medico più amato di Rimini, si definisce l’ultimo ‘democristiano’ anche perché, ci racconta “la Democrazia Cristiana sparì tre giorni dopo la mia iscrizione, quando avevo 16 anni. Ma oggi non hanno più senso queste distinzioni, bisogna guardare al futuro”. 
 Consigliere Zerbini, in queste ultime settimane non si fa altro che parlar di Matteo Renzi. O meglio, non mancano i nuovi assaltatori al presunto futuro carro vincente, tutti over 40. Come la vive lei, Renziano Doc, forse il vero primo Renziano della città anche quando c’erano da prendere ‘schiaffoni mediatici’?

 Sono orgoglioso della mia scelta, anche perché la gestione Bersani alla fine si è dimostrata fallimentare come prevedevamo ed il governo che si è creato mi auguro si esaurisca il prima possibile, una volta terminata (si spera) la riforma elettorale. Il fatto che ora i vari Arlotti, Nando Fabbri, Marcella Bondoni abbiano manifestato il loro ‘supporto’ alle battaglie di Matteo fa solo piacere, ma non credano che non staremo a vigilare. Sarò io a vigilare. Conosco Matteo dall’età dei 15 anni e con lui abbiamo cercato di sganciarci da vecchi tabù della sinistra storica, proponendo cose nuove. Se ora queste persone arrivano forse l’han capita? Vuol dire che han compreso che Rimini sta perdendo il treno della tecnologia e innovazione, ad esempio? Se l’han capito e aderiscono ora al progetto di Renzi, vuol dire che forse vinceremo meglio le elezioni. Comandano le idee ed il futuro, non il passato. Io faccio il mio lavoro al meglio, per Rimini, in maniera umile, so che il tempo sarà galantuomo. Tra noi giovani renziani vige un normale rapporto di collaborazione (cancellato "professionale").

 Aumentiamo ora la difficoltà: Questione IMU. Come vi sentite voi Renziani della prima ora a stare con Berlusconi senatore?

 L’IMU è stata una manovra da cialtroni per due ragioni. Tu togli una tassa sul patrimonio con un’altra dello stesso importo. Non hai tolto nulla, ma l’hai modificata. La gente però percepisce che Berlusconi toglie una tassa e noi del PD ne mettiamo un’altra. Poi mantieni inalterata la tassazione sul lavoro, altro errore come le retribuzioni basse sui lavoratori. E’ una parata di festa del PDL dove il PD ha abbassato la testa per mantenere in piedi questo governicchio. Posizione ragionevole per mettere a posto alcuni tasselli come la riforma elettorale, ma poi? Noi governiamo con i nostri avversari politici? Era un governo di scopo, ma vedo che era. A me non piace il termine renziano, né piace il termine grillino agli attivisti del M5S. Magari piace berluschini ai seguaci di Silvio...

A Matteo Renzi verrà data la possibilità di accedere alla dirigenza o lo faranno fuori come l’ultima volta? I Renziani farebbero qualcosa di diverso a Rimini? A quando Zerbini candidato a sindaco? Saprebbe coagulare le forze cattoliche anche a destra, che sono in forte crisi d’identità e alla ricerca di un leader? 

 Sono molti i temi su cui noi Renziani potremmo dir la nostra a Rimini portando innovazione e pragmatismo allo stesso tempo. Io faccio parte di questa maggioranza ed anche questa amministrazione ha iniziato un cammino. Sono convinto però che potremmo dare uno slancio maggiore e portare Rimini veramente ad un livello 2.0. Sul tema Renzi e Dirigenza PD non so cosa dire, ma standone fuori ha fatto molto. Ricordate la Leopolda? Bene, in quel consesso son state stilate tante soluzioni a problemi atavici che fermano questo paese. Invece sul Zerbini sindaco, semplicemente non ci penso, ho altro da fare. 

 Ecco, parliamo un momento dei temi scomodi a Rimini. Teleriscaldamento. Sport.

 Sul teleriscaldamento ho incontrato anche il comitato civico, e mi chiedo come mai non se ne sia venuti a capo. Io credo di aver capito quale sia il problema, ovvero c’è un pezzo della struttura che viene pagato nella bolletta, stop. Chiediamoci se sia legittimo o meno, semmai. Ci son voluti 5 anni? Io ci ho messo due telefonate, ed è paradossale.

 Telegrafico direi. Sul tema Sport abbiamo pubblicato un pezzo sull’atletica e la sua pista che ha totalizzato centinaia di visite. Lo stato disastroso è evidente, come la questione sulla piscina. Insomma Rimini avrebbe i numeri per far nascere una Cittadella dello Sport? Come la vedono i renziani? 

 Ricordo alcune iniziative come 3,2,1 sport dell’allora Assessore Turci, di indubbio successo specialmente per i bambini. Però abbiamo bisogno che i privati investano del loro, ci credano. A loro spalancheremo le porte. Ad esempio se il Garden vuole costruire la nuova piscina ed ha un progetto valido, ponti d’oro!
 Eppure Brasini sulla stampa…

Per quanto mi riguarda la risposta è “Vai, avanti”. Velocizziamo le pratiche, ponti d’oro. Se un privato investe soldi suoi aiutiamolo, sebbene si deve essere consci che l’amministrazione pubblica deve purtroppo assolvere ad un fiume di pratiche. Don Sturzo diceva che lo Stato per definizione non è in grado di assolvere neppure alla bottega di un ciabattino.
 Non mi si dica che il bando campi da calcio sia stata gestita bene, su…Anche le società sportive hanno una loro responsabilità nella gestione sportiva di Rimini, o no? 
 Non conosco i termini del bando, però ti porto l’esempio di Rimini per lo sport, che non mi è mai piaciuto, perché era il comune che affidava i soldi a chi li chiedeva. A me non piace che in mezzo vi sia il comune inteso come amministrazione pubblica. Vorrei regole più chiare, associazioni sportive che rispondono ad eventuali criteri e poi però se la vedano fra loro. Io come Comune mi occuperò della campagna pubblicitaria. 

 Ancor oggi lei è uno dei pochi a difendere il Metrò di Costa (o TRC), sebbene siano evidenti che i costi lieviteranno, indebiteremo ancor di più questa città, si stanno facendo errori uno dietro l’altro nell’esecuzione dei lavori. Come può snellire il traffico di Rimini quando i luoghi del lavoro si trovano in centro storico e nell’anello periferico della città? A cosa serve utilizzarlo per tre mesi estivi, dato che alla fine i picchi di utilizzo saranno unicamente in quel periodo?

 Io c’ero quando si inizio il Metrò di Costa, e rimango ancor oggi convinto che sia un’opera strategica per Rimini e la costa tutta, purchè si veda rispettato il progetto originario. Lo stralcio Rimini-Riccione deve essere solo il tratto iniziale. Ma partiamo da un concetto. Rimini, Cattolica, Misano, Bellaria, Riccione, siamo nella realtà tutti una stessa città. Se smettiamo con questo campanilismo ne trarremo tutti vantaggio. Quando immaginiamo un turismo sportivo lo dobbiamo fare immaginando ad un territorio unico. Il nostro competitor non è il Salento o Lignano Sabbiadoro, ma è la Costa Brava, la Grecia, poiché la riviera viene vista all’estero come un Unicum. Quando dico che abito in Romagna pensano alla Romania, è un marchio che all'estero non è conosciuto e si confondono. Il TRC è l’unico progetto che ha una dimensione extra comunale, e che può unire una grande piattaforma turistica. 

Ma perché non è stato pensato meglio? Ma davvero vogliamo credere che solleverà il traffico?
 Non lo aiuterà. Magari facessimo subito il progetto fino a Cattolica avremmo almeno turisticamente un aiuto. Il problema è che è un primo tratto breve, da stazione a stazione. Io però potrei come cittadino cambiare una parte dei miei comportamenti abitudinari. Appurato però che i luoghi di lavoro son ubicati altrove, voi renziani riminesi su tutti questi temi siete d’accordo e uniti? Farete un nuovo congresso Leopolda II magari al Palas? 

 Almeno sul TRC sì, mi pare. Sul teleriscaldamento c’è un problema che si è manifestato dopo la sua esecuzione. Ci stiamo lavorando e Matteo è abbastanza d’accordo nel volerlo svolgere a Rimini, magari proprio al Palas. Io l’ho sostenuto per una destagionalizzazione della riviera. Ma quanto ci costa? I costi ed i conti dati dal professor Gardini erano altri, se non ci fosse stata ora questa crisi congiunturale. Durante il suo utilizzo il costo è di circa 5000 euro al giorno. Come presidente commissione Bilancio faremo a breve una riunione in cui convocherò il board per avere i numeri e le prospettive future.

citizen rimini