lunedì 23 settembre 2013

Mordi e Fuggi

Siamo entrati nell’era del turismo mordi-e-fuggi e nell'epoca del low cost. A Rimini siamo ancora ufficialmente alla pensione completa e du vot chi vaga, mentre aspettiamo da venti anni la famosa destagionalizzazione. La crisi ha cambiato il modo in cui viaggiamo. Non ci sono più vie di mezzo: o appartieni al turismo programmato o prenoti all'ultimo momento, guardando i tre siti meteo cari a Malucci. Sono sempre di più i viaggiatori da trolley, in grado di visitare una capitale in 48 ore o un intero stato in poco più di una settimana. A Rimini ai russi 19 euro abbiamo tolto i Delfini una meta che non visitavano. Non è detto, comunque, che non si possa trovare una via di mezzo. Occorre prendere atto di una realtà destinata a diventare sempre più consolidata. Il dramma è quando un'intera economia ferma dalla fine anni 60 si trova ad affrontare un cambiamento epocale. Occorre stabilire una base di partenza, fosse anche il Triangolone di.. ma non possono essere solo le figurine sindacali ad avviare un percorso virtuoso. Abbiamo bisogno di essere amministrati ed aiutati negli indirizzi da scegliere. Il progetto deve essere ampio, coinvolgere la Città, che non inizia alla Palata e finisce al Ristorante del Borgo Tiberio. Esistono interi quartieri che si sono modificati nella loro natura, orrendi dormitori senza servizi od agglomerati in mano alla delinquenza importata. Altri verso i quali si aspettano decisioni strutturali importanti e non rinviabili. Faccio un esempio, partendo con spirito partigiano da Viserba, che è sinonimo dello stato d'abbandono ed incuria. Possibile che il Comune  non riconosciuto debba ancora offrire lo spettacolo di tre passaggi a livello d'era postbellica che costringono ad attese che variano dai 6/9 minuti? In questo pezzo di Rimini sono state impiantati il maggiore plesso scolastico della Provincia, la più grande zona artigianale, un Fiera fortunatamente, (per il traffico)vuota ed..un Peep da 800 appartamenti. Della viabilità meglio non parlarne, la strada che doveva essere pronta da dieci anni, viene fatta a fette come la polenta, mentre il Morolli Buono viene mandato a sorvegliare i parchi e le fontane. I cittadini hanno drammi ben maggiori, non esiste la voglia civica di lottare. Rassegnazione, paura del futuro, individualismo teso a risolvere il singolo caso. Manca la politica, quella che sapeva aggregare per almeno tentare l'affronto dei problemi. Il Sindaco è l'emblema di questo cambio strategico. Nel web esiste un'accozzaglia di personaggi che entrano nelle discussioni come delegati ad interrompere la protesta per proteggere amministrazione ed amministratori. Esistevano anche nei quartieri i prezzolati del consenso, nei social sono più evidenti e disgustosi. Voglio chiedere agli esperti del turismo che c'era, quali proposte abbiano oggi per Rimini. Non ne hanno indovinata una. Mi rivolgo al Gardini famoso per le sue previsioni mai avverate, ai Bonini imperversanti negli anni di maggiore lustro turistico. Certo che oggi vedere che siamo nelle mani dei Galli d'Avvistamento incute maggiore paura del pensiero di essere governati da Zio e NipoteLetta. Nessuno che mostri un sano pentimento per le boiate concesse a ..pagamento? Perchè abbiamo realizzato dodici capannoni da polli nella peggiore zona possibile e li abbiamo chiamati Nuova Fiera? Non contenti del successo abbiamo realizzato il più grande e desolato contenitore chiamato Palas dei Debiti? Nessuno viene chiamato a rispondere? Con il metro Aeradria, possono richiedere la cittadinanza Carim. Siamo fuori e dimenticati da tutti i percorsi turistici, dentro però a quelli della speranza e del perdono per le patacate commesse. Il turismo sta cambiando, dobbiamo contribuire a fare in modo che cambi in meglio per noi. Sfruttare il potenziale che abbiamo a disposizione, unito alle eccellenze che possiamo offrire. Un territorio che non ha eguali al mondo in termini di storia, arte, letteratura, gastronomia, paesaggi. Dobbiamo incentivare i viaggiatori a tornare in Italia offrendo loro un servizio semplice da utilizzare e che soddisfi a pieno le loro esigenze: dalla ricerca alla prenotazione ed ai pagamenti. Il bene pubblico di maggiore ed ineguagliabile dimensione si chiama spiaggia non bagnini, non cadete nel tranello della Bolkestein come implacabile distruttrice di imprese. Sono da cambiare, totalmente, non sono all'altezza del turismo che vogliamo. Se saranno gli stessi, come avverrà in gran parte, benissimo, se arrivano altri, bene. Siamo una Città dove il dialetto migliore lo parlano i ..vu cumprà e dobbiamo avere paura dei cinesi chiamati da..Gnassi?