lunedì 30 settembre 2013

Le Uova di S.Marino

Decine di uova frittate sui vetri del Parlamento di San Marino. Erano secoli che nella tranquilla Repubblica ridotta ad un medio Comune della disgraziata Provincia di Rimini, sfiaccata da anni di assedio delle Fiamme Gialle e da una crisi che ha colpito pesantemente un welfare svedese, non si vedeva una rivolta simile. Le proteste erano indirizzate contro la casta sammarinese molto più ampia in proporzione della nostra. I giornali hanno osservato anche oltre il finto confine, diligentemente l'ordine di non dare troppa importanza alla cosa, tanto la Tav non passa da quelle parti altrimenti la Lorenzetti se ne sarebbe interessata. La colpa è delle ..tasse. Pensate cosa dovremmo fare noi che abbiamo mediamente un'imposizione almeno doppia. La riforma fiscale che il governo della Repubblica è in procinto di varare prevede aumenti delle imposte a carico dei lavoratori dipendenti da tre a sei volte l'importo attuale. E poi la patrimoniale e poi ancora lacci e laccioli che fanno venir voglia di rivarcare il confine di Stato e mettere i soldi al riparo nella... Carim. Cinquemila persone, hanno invaso piazza della Libertà, nella quale si erge il Palazzo Pubblico. Dentro era asserragliato il Consiglio Grande, il parlamento sammarinese, con le Petitti&ArlottiRSM che da due settimane cercano di uscire dal disastro fiscale che nessuno si sarebbe immaginato. Pugni, sputi, uova, bottiglie hanno rappresentato il corredo dei manifestanti, se pensiamo alla popolazione è come se a Roma andassero a protestare venti milioni di persone. La fortuna è stata che nel medioevo avevano pensato anche alla sicurezza dei regnanti ed hanno realizzato un tunnel segreto che ha permesso agli onorevoli d'oltre confine di raggiungere le famiglie indenni. Lo sciopero generale indetto dalla Csu la triplice in salsa sammarinese ha richiamato davvero tutti. La Camusso si è un pò vergognata ed oggi spettinata come nelle occasioni importanti ha perfino fatto uscire un lamento su Berlusconi che non doveva..fare così.  La vicenda la puoi anche assumere in termini scherzosi, rimane un altro segnale della recessione che attanaglia il nostro territorio, se viene avvertita anche nelle realtà più protette per mille motivi, alcuni molto discutibili, rimane un bruttissimo segnale. Per fortuna il Galli d'Avvistamento ha segnalato la presenza di 0,2 russi in viaggio verso gli outlet lungo la SuperStrada. Sarebbe meglio iniziasse a pensare al suo comune riccionese, come diceva la vecchia ed ormai morente contessa..Fabio la vedo brutta, dillo al tuo compagno e poco sodale Pironi.