giovedì 26 settembre 2013

Un Brasini

Tra i tanti assessori sconosciuti ed inutili, uno dei pochi che all'apparenza sembra distinguersi è Brasini. La sensazione che mi provoca ogni volta che leggo le sue esternazioni è quella di un cantore e suonatore solitario. Tenta di fare un altro lavoro più somigliante a quello dell'amministratore. Forse non è portato o pensa che la platea degli uditori sia talmente cretina da ingoiare senza bevande quello che racconta. Per lo scarminellato delegato al Bilancio siamo sempre primi in Italia, il comune è virtuoso, facciamo pagare le imposte più alte però con estrema gentilezza, sempre pronti a raccontare come si deve fare per non farsi pignorare. Già in questo paese fallito, essere primi in qualcosa che non siano le puttane, deve incutere qualche onesto dubbio, ma l'aspetto più inquietante ed incazzante è che non corrisponde alla verità. Credo per la professione svolta e per oltre 30 anni di pratica amministrativa di essere perlomeno diplomato nella "cosa pubblica". Ascoltare sequele di buoni propositi smentiti dal niente realizzato in questi anni è fastidioso, anche se devo ammettere che il Brasini si trincera dietro un convincente aspetto. L'impiegato di vecchia memoria che si occupa dei faldoni di Gnassi. Hanno perso il filo della matassa, l'amico Fabio Lisi uno delle poche (unica) persona che capisce di tasse ed imposte, mi ha inviato una comparazione tra i Bilanci del 2004 e quelli odierni. Ci sono esattamente le stesse poste non concretizzate. Ci sarebbe da morire dalla vergogna sul Lungomare del Triangolone. Abbiamo l'Imu più cara di Milano, abbiamo introitato la tassa di soggiorno in un anno che viene definito maledetto perfino dalle Rinaldis della corte turistica ancora imperante, facendo la cresta ai 19 euro per i russi da spesa al Conad. Per la nostra situazione turistica sono migliaia i metri quadrati che pagano questa tassa senza richiedere servizi. Dagli appartamenti estivi, agli alberghi, è ipotizzabile che dando un valore a questa situazione immobiliare in una città normale possa corrispondere a dieci asili, scuole e perfino le sconosciute strade.  Una valutazione che gli stessi amministratori non si dimenticano di compiere quando si pubblicano i dati sulla criminalità, vero primato assoluto, si affrettano a ricordare la nostra peculiarità turistica. Ho per necessità di spazio e pazienza dei lettori, tentato un altro bignami di una amministrazione tra le più incoerenti e deficitarie in termini programmatici. Tutto Ruota attorno ad uno spazio immobiliare definito Lungomare, sul quale vengono inserite senza gli adeguati strumenti urbanistici, una serie di velleità imprenditoriali che faranno la fine della Murri, Novarese e Cittadella dello Sport defunto. In questi due anni abbiamo vissuto da protagonisti attoniti il fallimento di una intera classe dirigente che da oltre 70 anni governa la Città e non solo. Questo è il riassunto, qualcuno ha capito che per reagire occorre inserire nella politica qualche strumento simil nuovo come le Liste od i Movimenti, i due partiti ancora in vita apparente prima di andare ai servizi sociali o ridividersi correttamente tra diessini e margheritini democristiani, stanno lottando contro il tempo e la pazienza dei cittadini che è esaurita. A S.Marino hanno preso a calci in culo i deputati per una piccola patrimoniale. In Italia cosa potrà succedere, se va bene per la democrazia il MoVimento dovrà arrivare almeno al 35%. Con il Porcellum anche N..sarà costretto ad indicare...???? come Premier. Questo il grande problema di Grillo&Casaleggio.