giovedì 12 settembre 2013

Il Numero 91

Altra notizia incoraggiante, il mittente è sempre lo stesso. L'autorevole 24 Ore, aggettivo che accompagna sempre il giornale della peggiore confindustria europea, grazie al Numero 91, ci proietta agli ultimi posti nelle sue classifiche che servono per mostrare ai cittadini l'esistenza di Vitali. La nostra città possiede la più alta propensione ad..evadere. Lo riporta Il Ponte, al quale consegniamo il nostro modesto ma convinto attestato di migliore giornale di Rimini, senza offesa però. Un balzo di ben 11 posizioni rispetto al 2012, che invece fa salire la provincia, presidente compreso, in posizione numero 70 nella classifica italiana. Il Numero che ha “rovinato” la reputazione di Rimini è il 91. Si tratta di un indice indicativo che confronta lo stile di vita dei cittadini con il reddito dichiarato. In quel 91 sono racchiuse valutazioni relative ai consumi alimentari, al consumo di energia elettrica per usi domestici, al consumo dei carburanti, alla cilindrata delle auto circolanti, al numero delle vetture su strada, alla presenza di abitazioni di pregio e alla variazione dei depositi bancari. La media nazionale è 100, valori al di sotto della media indicano complessivamente minor reddito dichiarato quindi maggiore rischio di evasione. La peggiore in Italia è stata Ragusa con 52 punti. Se non fosse per la recessione che ci sta affondando l'avremmo raggiunta facilmente pur nel profondo sud. Il giornale della curia non può esimersi per mille ragioni, una dirimente, che non vogliamo rievocare tutte le volte, dal pubblicare l'omelia prevista di Vitali. Sembrano le interrogazioni tra suocero e genero che allietavano i primi ed ultimi consigli comunali. Il commento di questi dati, indubbiamente molto negativi per il nostro territorio, non può prescindere da un’avvertenza per così dire tecnica: l’incremento statistico del rischio potenziale di evasione fiscale può anche essere spiegato con la crisi che tra 2010 e 2011 ha aggredito nel suo complesso il distretto economico riminese, determinando una contrazione del reddito disponibile e il conseguente ricorso ai risparmi o all’indebitamento per continuare a garantire i consumi. Non aggiungiamo nulla al commento Presidenziale, se abbiamo capito bene, la miseria induce all'evasione, mentre prima eravamo finlandesi. E poi uno vota Grillo.